“Il grido d’allarme lanciato dal vice presidente della provincia, Antonio Tavani, sulla difficoltà a trovare risorse finanziarie per un efficace azione di manutenzione stradale nella tratta interessata alla tappa San Salvo – San Silvestro del Giro d’Italia 2013 va colto nella sua interezza e, laddove fosse vera e fondata, bene sarebbe rinunciarci per non rimediare figuracce con buona pace della tanto conclamata Catalogna d’Abruzzo che Di Giuseppantonio & soci volevano fare del nostro territorio”. E’ il capogruppo del Pd in consiglio provinciale, Camillo D’Amico, a lanciare la provocazione. Il Giro d’Italia a San Salvo e in provincia di Chieti è sicuramente una grande opportunità per il territori, ma non ci si può far trovare impreparati.
“Il vice presidente Tavani – spiega D’Amico- è un amante del ciclismo come sportivo e praticante e ben conosce le insidie di strade impervie ed insicure come sono quelle provinciali ormai da troppo tempo abbandonate desolatamente al loro destino. Lui però è anche assessore delegato alla viabilità ed affermato esponente politico di quel centrodestra che ha governato la filiera istituzionale provinciale, regionale e nazionale negli ultimi anni; non può adesso solo denunciare ritardi e mancanza di risorse finanziarie sufficienti addossando la colpa ad altri, come sinora hanno sempre fatto, ma assumersi la responsabilità di ammettere il più totale fallimento della coalizione di cui fa parte. Il passaggio di una tappa del giro d’Italia, solitamente, è un orgoglio ed un onore per un territorio.
Quando lo fu nel 2008- continua il capogruppo del Pd-, con il centrosinistra al governo della filiera istituzionale, ci si trovò a riprogrammare il piano delle opere pubbliche, rimodulare le risorse disponibili, aprire cantieri in maniera solerte e garantire il percorso previsto per la tappa anche su tratte stradali che non erano affatto tra le priorità dell’epoca.
Tavani faccia altrettanto e chieda aiuto e consolazione a chi governa le istituzioni superiori per non far rimediare al nostro territorio una figuraccia di cui non abbiamo certo bisogno. Inoltre, dalle prime risultanze dell’attenta verifica delle partite attive e passive legate al bilancio della provincia al di là di qualche furberia emersa che documenteremo e denunceremo e non è affatto riferita alla nostra gestione ne alle precedenti, si possono recuperare risorse importanti sia per ridare fiato e sostenibilità alle finanze dell’ente che avere liquidità per finanziare interventi urgenti”.