Il consigliere Giuseppe Tagliente ha presentato stamani una Risoluzione Urgente che impegna il presidente Chiodi ad intervenire presso il parlamentari abruzzesi e presso il Governo nazionale affinchè sia bocciato o comunque riconsiderato il testo dell’art. 3 del progetto di Legge di stabilità, in discussione nei due rami del Parlamento.
Il dettato dell’articolo richiamato dispone infatti che la dotazione del Fondo sociale per la formazione e l’occupazione, di cui alla legge n. 2/2009, venga ridotta di 30 mln per il 2013 e di poco più di 11 mln a decorrere dal 2015, determinando la conseguente riduzione degli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali in deroga e per i contratti di solidarietà.
Secondo l’esponente politico, ove mai venisse approvata, la norma produrrebbe riflessi pesanti nelle aziende abruzzesi che hanno dovuto ricorrere alle misure di solidarietà per mantenere inalterati i livelli occupazionali.
Oltre alla richiesta di un intervento presso il Governo, Tagliente chiede che il presidente Chiodi si faccia anche carico
1) di riunire per una più articolata disamina i parlamentari abruzzesi, i capigruppo in Consiglio Regionale, i rappresentanti regionali dei sindacati e di Confindustria e i dirigenti delle aziende a più alta concentrazione di dipendenti;
2) di approntare iniziative volte a far fronte alla eventualità di un brusco ridimensionamento dei contratti di solidarietà anche mediante operazioni di bilancio ed un diverso utilizzo dei fondi Fas, concentrandoli in operazioni di più utile ritorno occupazionale e non disperdendoli in finanziamenti discutibili, come quello del Campus dell’Automotive in Val di Sangro.
L’Aquila, 11.12.2012
Si allega il testo della risoluzione
RISOLUZIONE URGENTE
Il comma 7 dell’art. 3 del progetto di Legge di stabilità,in discussione nei due rami del Parlamento proprio in queste ore, dispone che la dotazione del Fondo sociale per la formazione e l’occupazione, di cui alla legge n. 2/2009, venga ridotta di 30 mln per il 2013 e di poco più di 11 mln a decorrere dal 2015, con la conseguente riduzione degli stanziamenti per gli ammortizzatori sociali in deroga e contratti di solidarietà.
La previsione contenuta nella norma sta creando preoccupazione negli ambienti produttivi e sindacali della nostra regione per gli esiti che produrrà ed in modo particolare per i riflessi che produrrà nelle aziende abruzzesi che hanno dovuto ricorrere alle misure di solidarietà per mantenere inalterati i livelli occupazionali.
L’accorata ‘lettera aperta’ del presidente della Pilkington Italia spa, dott. Graziano Marcovecchio, inviata ai parlamentari abruzzesi ed al presidente della Regione Abruzzo e riportata da tutti i mezzi d’informazione, costituisce una prova di questo disagio ed evidenzia soprattutto il timore delle imprese in crisi di dover ricorrere a misure di più forte impatto sociale per ridurre i costi di produzione.
Alla luce delle considerazioni appena svolte, risulta pertanto quanto mai necessaria una presa di posizione chiara e forte della Regione Abruzzo nei confronti del Parlamento allo scopo di evitarne l’approvazione o quanto meno di rivederne i contenuti ed i termini di riduzione.
Per questi motivi
Il Consiglio Regionale dell’Abruzzo
Impegna
Il presidente della Giunta Regionale dell’Abruzzo
– ad intervenire presso il Governo nazionale, le presidenze di Camera e Senato, i gruppi consiliari ivi presenti, i parlamentari abruzzesi affinchè la norma del progetto di Legge di Stabilità relativa alla riduzione del Fondo Sociale per la formazione e l’occupazione non sia approvata oppure emendata con l’introduzione di percentuali di contenimento assolutamente più basse rispetto a quelle previste oggi nel testo;
– a riunire in via preventiva e con la massima urgenza per una più articolata disamina del problema i parlamentari abruzzesi, i capigruppo in Consiglio Regionale, i rappresentanti regionali dei sindacati dei lavoratori e di Confindustria, i dirigenti delle aziende a più alta concentrazione di dipendenti;
-a mettere allo studio, con la stessa tempestività, iniziative volte a far fronte alla eventualità di un brusco ridimensionamento dei contratti di solidarietà anche mediante operazioni di bilancio regionale ed un diverso utilizzo dei fondi Fas, concentrandoli in operazioni di più utile ritorno occupazionale e non disperdendoli in finanziamenti di discutibile utilità, come quello del c.d. Campus dell’Automotive in Val di Sangro.