Centro di Pescara bloccato, ieri mattina, dallo sciopero sociale, manifestazione indetta da sindacati di base, centri sociali e movimenti studenteschi che ha visto scendere in piazza circa duemila studenti.
Partendo dal piazzale della Madonnina, i manifestanti hanno attraversato corso Vittorio per raggiungere piazza della Rinascita. Hanno sfilato mostrando striscioni, urlando cori e slogan e sparando musica a tutto volume, con fischietti e tamburi. Sono scesi in piazza per chiedere “istruzione, ambiente, reddito, sanita’ e casa per tutti” e tra le bandiere e gli striscioni che sventolano e mostrano ci sono quelle dell’Acqua bene comune e No Tav e No Jobs Act. Chiedono una “scuola pubblica laica e solidale” e si dicono pronti all’occupazione e a “dieci cento mille manifestazioni contro la scuola dei padroni”. “La buona scuola la scegliamo noi” – dicono. Davanti all’ufficio delle poste centrali hanno cercato di attaccare post-it e cartelli contro le privatizzazioni e sui soldi e le aziende pubblici da difendere.
AGI