“L’ipotesi di rimpasto della giunta regionale che D’Alfonso vuole avviare per mettere fine alla crisi della maggioranza in Consiglio regionale non è una gran bella pagina della politica e proprio per questo noi confermiamo le nostre criticità sia per il metodo che per il merito. Come pure bisogna aggiungere la grande estraneità dei cittadini abruzzesi a queste dinamiche. Sinistra Ecologia Libertà ha contribuito alla costruzione della coalizione che governa l’Abruzzo e pertanto ha lavorato in questi mesi per portare avanti azioni di sinistra con iniziative legate alla sostenibilità e all’equità”.
È il coordinamento regionale di Sel a far quadrato attorno all’assessore Mario Mazzocca dopo che il suo posto in Giunta è stato messo in discussione a seguito dell’annuncio fatto dal presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, che ha anticipato di voler assegnare la delega alle Aree interne al consigliere di Abruzzo Civico Andrea Gerosolimo. Per farlo, però, occorrerà trovare un posto che attualmente non c’è, visto che i posti sono tutti occupati (qui l’articolo). E per far posto a Gerosolimo, Mazzocca appare come la “vittima sacrificale”, considerati anche i rapporti di forza all’interno della coalizione.
Ad ogni modo, dal coordinamento regionale di Sel non ci stanno: “La determinazione, la competenza e la passione messe in campo da Mario Mazzocca come assessore è riconosciuta da tutti, soprattutto per un modo diverso di gestire la ‘cosa pubblica’ attraverso il contatto diretto con i territori. Pertanto come Sel non capiamo come si possa affrontare una crisi senza mettere al centro una verifica politica e programmatica dopo poco più di un anno di governo regionale”.
Come auspicato dal coordinatore regionale Tommaso Di Febo, infatti, “occorre mettere in campo un cronoprogramma delle iniziative da intraprendere a partire da: ricostruzione di L’Aquila, introduzione del reddito minimo garantito tramite la rideterminazione dei canoni idroelettrici (sentenza Corte Costituzionale n° 85/2014), gestione diversa della cultura, della sanità e dei trasporti e soprattutto continuare la battaglia contro le trivelle e per l’istituzione del Parco della costa Teatina, per un rilancio di un modello di sviluppo dell’Abruzzo improntato a criteri di reale sostenibilità. Solo dopo una verifica collegiale sarà possibile eventualmente valutare un rimpasto e un rafforzamento degli assessorati che più si sono distinti nelle politiche di cambiamento”.
“Se queste criticità non verranno superate in modo corretto nel rispetto del mandato elettorale ed evitando quindi soluzioni pasticciate, – avvisa Di Febo – crediamo sia giusto e necessario ridare la parola agli elettori abruzzesi tornando alle urne”.