“Confindustria è governata da imprenditori di seconda, terza e quarta generazione. Dalla sede di Roma alle territoriali, una carica in Confindustria rimane ambita dai figli e nipoti dei vecchi capitani d’industria. Oggi l’associazione comprende oltre alle industrie anche imprese di servizi, le aziende statali, partecipate, municipalizzate, aziende sanitarie e persino Onlus”. Così viene presentata la puntata di Report, programma di Rai3 condotto da Milena Gabanelli, che questa sera andrà in onda alle 21.45. Nei servizi realizzati in giro per l’Italia, gli inviati del programma si sono soffermati sulle vicende accadute in provincia di Chieti, in particolare in Val di Sangro.
“Obiettivo di sempre – prosegue la presentazione- è cambiare il paese, renderlo moderno e competitivo, ma a rimanere immobile, nonostante il tentativo di riforma e semplificazione della commissione presieduta da Carlo Pesenti, è proprio Confindustria. Tante aziende, pur destinando milioni di euro alle casse di viale dell’Astronomia, dichiarano di ricevere in cambio pochi servizi o inadeguati. Puntano poi il dito contro la situazione di conflitto: dentro la stessa associazione ci sono aziende di servizi e produttori di energia (come Enel e Eni) che hanno interessi contrapposti a quelli delle industrie, che l’energia la consumano. Confindustria ha rivendicato tra gli ultimi successi l’approvazione del Jobs act, ma sono in tanti a lamentarsi della carenza di risultati e così da tempo l’organizzazione deve fare i conti con una lenta, inesorabile emorragia. Molti abbandonano, sostituiscono con consulenti privati i servizi che offre Confindustria e aziende importanti la scavalcano facendo accordi direttamente con il sindacato. Nel 2015 le imprese hanno versato nelle sue casse circa 500 milioni in quote associative, ma è difficile capire cosa ci fa esattamente Confindustria: il bilancio consolidato, per esempio, non esiste. Ci sono i bilanci delle sedi territoriali e delle federazioni di settore, in totale 234 associazioni, ma non sono pubblici perché la legge non lo prevede“.
#Report, domenica alle 21.45 su Rai3Dietro l’aquila di #Confindustria c’è un mondo. Venti confindustrie regionali, 84 provinciali, 130 federazioni di settore. Associate 150.000 imprese incluse tutte quelle pubbliche e pure qualche Asl, che versano ogni anno dentro le casse di Confindustria cinquecento milioni di euro. Il bilancio non è pubblico. A cosa serve Confindustria e cosa dà in cambio alle imprese.
Pubblicato da Report su Martedì 29 marzo 2016