Sono circa 2mila gli sfollati abruzzesi dopo il sisma che ha colpito la zona di Norcia. Sono tutti concentrati nel Teramano, qui i Comuni colpiti da crolli sono Montorio, Tossicia, Isola del Gran Sasso, Penna Sant’Andrea, Valle Castellana e Civitella del Tronto. I danneggiamenti hanno riguardato per lo più i centri storici, tutti evacuati dopo la scossa delle 7.40 di ieri. Così come sono stati evacuati nella giornata di ieri il reparto di rianimazione dell’ospedale di Atri (in via precauzionale con i pazienti spostati in altre strutture idonee) e una casa di riposo di Sant’Omero.
Crolli anche a L’Aquila dopo 7 anni dal terremoto che colpì la città. Un edificio disabitato dal 2009 è definitivamente crollato in via Cola dell’Amatrice, mentre all’angolo tra corso Federico II e via XX Settembre si sono staccati i puntellamenti di un edificio che ospitava al livello della strada un distributore di benzina (tanto da essere conosciuto come il palazzo del benzinaio). Il sindaco Massimo Cialente ne ha disposto l’abbattimento immediato denunciando gravi ritardi nell’iter autorizzativo. Calcinacci sono caduti, inoltre, dall’edificio che ospitava la Banca del Fucino all’incrocio con via delle Buone Novelle.
Per quanto riguarda la situazione dei feriti, nella nostra regione fotunatamente il bilancio è lieve. Un uomo a Rapino è stato colpito alla testa da un pezzo di mattone mentre si allontanava dalla propria abitazione, mentre solo un grande spavento per un anziano di Castiglione Messer Raimondo (altro comune interessato da crolli) che era rimasto chiuso dentro la propria casa in parte lesionata; qui i vigili del fuoco sono riusciti a tirarlo fuori senza particolari conseguenze.
Momenti di tensione si sono registrati al carcere di Castrogno (Te), dove i detenuti si sono rifiutati di rientrare per il timore di danni alla struttura. Situazione normalizzata, poi, dagli agenti di polizia penitenziaria e polizia di stato che hanno presidiato l’esterno.
Dopo i momenti frenetici di ieri, ora il problema più grande è l’accoglienza degli sfollati. In un primo momento i comuni interessati hanno allestito per la notte palasport e campi al coperto. I sindaci, insieme alla Regione, stanno verificando e ricevendo la disponibilità delle strutture ricettive sulla costa. L’obiettivo è trovare una sistemazione adeguata e stabile prima dell’arrivo dell’inverno.
CONTA DEI DANNI – “Alle 14 sarò a Largo Chigi – ha detto il presidente della Regione Luciano D’Alfonso – e poi dopo la riunione con i presidenti di Regione, con il Commissario Vasco Errani e con il Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio incontrerò il Presidente del Consiglio Renzi. Per quell’ora voglio avere una fotografia aderente alla realtà dei danni subiti, dei crolli e delle lesioni, in tutti i comuni interessati che sono purtroppo diversi. Abbiamo da ieri cominciato a raccogliere tutte le segnalazioni per iniziare a razionalizzare questo quadro che mi permetterà oggi di rappresentare al Consiglio dei Ministri e al Presidente Renzi la situazione dell’Abruzzo, sul piano del patrimonio privato abitativo, del patrimonio pubblico, infrastrutturale e di quello religioso”.
“Rappresenterò anche il numero degli sfollati e di quelli che hanno dovuto trovare una soluzione di emergenza dopo un terremoto così spaventoso, e permettetemi di esprimere la mia solidarietà nei confronti delle Regioni Marche e Umbria, e riconoscimento nei confronti dei Comuni abruzzesi che hanno saputo reagire, nonostante la differenza di intensità del danno”. “Quello che voglio rendere certo – ha concluso il presidente della Regione – è che ci sarà copertura finanziaria e normativa per ogni danno che si è verificato. Sia per il patrimonio abitativo privato che quello pubblico, che religioso. Oggi farò una disamina molto puntuale e continueremo a seguire e monitorare quello che accade nei diversi territori”.