Un’altra scossa di magnitudo 4.8 tra Marche e Umbria è stata chiaramente avvertita anche in Abruzzo, dove, al momento, sono 3mila 332 le persone fuori casa: una cifra comprensiva degli sfollati, di coloro che attendono le verifiche di agibilità delle abitazioni e di chi preferisce precauzionalmente dormire fuori.
Sono 44 i comuni abruzzesi interessati dalla mappatura post sisma trasmessa dai vigili del fuoco alla Regione, e comunicata dal presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, durante la riunione operativa di protezione civile. I problemi maggiori riguardano la provincia di Teramo con 18 centri interessati, poi a seguire quella dell’Aquila con 14, Chieti 8 e la provincia di Pescara con quattro Comuni. Teramo: Atri, Bellante, Campli, Castiglione Messer Raimondo, Crognaleto, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Nereto, Rocca Santa Maria, Roseto degli Abruzzi, Torano, Sant’Egidio alla Vibrata, Teramo, Torricella, Cellino Attanasio, Civitella del Tronto e Valle Castellana. L’Aquila: Montereale, Massa d’Albe, Sulmona, L’Aquila, Avezzano, Campotosto, Capitignano, Acciano, Cagnano Amiterno, Pratola Peligna, Pizzoli, Roccaraso, Pescocostanzo, Sante Marie. Chieti: Lanciano, Vasto, Chieti, Ortona, Vacri, Fara Filiorum Petri, Canosa e Casalbordino. Pescara: Penne, Pescara, Farindola, Città Sant’Angelo.