C’è anche l’assessore regionale ai Lavori pubblici, Donato Di Matteo, tra gli indagati nell’ambito dell’inchiesta sugli appalti per il rifacimento degli impianti sciistici di Pescasseroli, Cappadocia e Ovindoli.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Avezzano ed eseguita dagli agenti della squadra mobile dell’Aquila, vedeva già coinvolti l’ex sindaco di Ovindoli Pino Angelosante, l’ex vicesindaco, Marco Iacutone, l’ attuale sindaco di Pescasseroli Anna Nanni, l’ex sindaco di Cappadocia, Lucilla Lilli (dimessasi dall’incarico) e l’attuale sindaco di Cerchio, Gianfranco Tedeschi.
L’Ansa riferisce che Di Matteo “è indagato con l’ipotesi di reato di corruzione e turbativa d’asta” e che “l’avviso di garanzia è scattato all’atto di proroga delle indagini chiesta e ottenuta dal pm titolare dell’inchiesta Maurizio Maria Cerrato. Secondo fonti interne all’assessorato, Di Matteo, esponente del Pd, avrebbe spiegato di non sapere nulla sottolineando che si sarebbe informato chiamando il suo avvocato”.