Venti scosse nel giro di una manciata di ore. “Una sequenza diversa rispetto a quella del sisma di Amatrice del 24 agosto scorso e potrebbe essere avvenuto su una faglia nota fin dal terremoto che ha colpito L’Aquila nell’aprile 2009”, spiegano i sismologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
La terra è tornata a tremare nell’Aquilano ieri alle 17,14: una scossa magnitudo 4.4 con epicentro 22 chilometri a nord-ovest dell’Aquila e a 14 chilometri di profondità La scossa è stata nettamente avvertita a L’Aquila città e in molti altri comuni abruzzesi e delle Marche.
Ma non è finita. Nelle ore successive una ventina di repliche, la più forte delle quali ha fatto registrare una magnitudo di 2.8.