Si svolgerà il 16 agosto a Montecitorio la manifestazione di protesta dei vigili del fuoco, a cui parteciperanno anche quelli della Provincia di Chieti, che – attraverso la segreteria provinciale del Conapo – lamentano trattamenti da “Corpo di serie B“: “I vigili del fuoco – scrive infatti il segretario provinciale del sindacato, Giuseppe Giampaglione – sono sempre in prima linea contro ogni calamità e in difesa della sicurezza dei cittadini. Eppure il trattamento retributivo e pensionistico che ricevono rispetto agli altri corpi di Polizia è ben diverso e chi governa continua a fare orecchie da mercante e non dare mai soluzione a questo problema. Trecento euro al mese in meno rispetto alle già sottopagate forze di polizia e nessun riconoscimento dei servizi operativi ai fini pensionistici è un affronto che i pompieri del Conapo non riescono più a digerire, anche perché dopo le tante lodi pubbliche poi per loro i soldi non si trovano mai, finiscono sempre all’ultimo posto dell’agenda politica”.
E per dire basta a questo trattamento da corpo di serie B – prosegue il sindacato – il Conapo ha organizzato per giovedi 16 una manifestazione di protesta a Roma davanti alla Camera dei Deputati che vedrà la partecipazione migliaia di pompieri in divisa provenienti da tutta Italia e non mancheranno quelli di Chieti: “Non possiamo tollerare oltremodo questa inaccettabile situazione – aggiunge Giampaglione – anche perché non chiediamo nessun privilegio, ma solo parità di trattamento con gli altri corpi, semplicemente attraverso l’inserimento nel comparto sicurezza dal quale siamo rimasti nel passato esclusi per volere dei sindacati politicizzati, oppure attraverso misure legislative di equiparazione retributiva e pensionistica agli stessi corpi del comparto sicurezza; non c’è nessuna attenzione nemmeno per gli specialisti che vivono una sperequazione ancora piu elevata con gli altri corpi e continui tagli”.
“I vigili del fuoco, gli stessi eroi del terremoto e del Rigopiano, – sottolienano dal sindacato – non sono solo i peggio pagati tra i corpi dello Stato ma, secondo la ragioneria generale, si trovano anche agli ultimi posti nella classifica delle retribuzioni del pubblico impiego, ma nessuno interviene”. Per Giampaglione si tratta di “una umiliazione che deve essere subito e totalmente sanata in occasione dei decreti di riordino delle carriere che la legge Madia ha previsto entro la fine di questo mese, ecco perché abbiamo urgentemente deciso di gridare il nostro malessere in piazza, chiediamo stanziamenti maggiori anche per noi pompieri. Aspettiamo da troppo tempo di avere un rilancio autentico dei vigili del fuoco e la meritata valorizzazione del personale in divisa che è il vero patrimonio del Corpo nazionale e che grazie solo alla passione e al sacrificio individuale rappresenta una eccellenza del Paese invidiata in tutto il mondo. Servono anche ulteriori assunzioni per coprire la grave carenza di organico di 3 mila pompieri che mancano dai 32 mila previsti a livello nazionale e quelli in servizio hanno un età media troppo elevata di 48 anni causata dai tagli alle assunzioni”.