“In quei giorni del gennaio scorso, sono pervenute centinaia di telefonate, sms, messaggi WhatsApp o Messenger che segnalavano situazioni drammatiche e richieste di aiuto provenienti da tutta la regione. I contenuti di tali messaggi sono stati tutti doverosamente inoltrati alla Sala Operativa della Protezione Civile Regionale che procedeva alla verifica delle relative informazioni ed alla consequenziale attivazione degli interventi per tramite dei vari Centri di Coordinamento dei Soccorsi (CCS), istituiti ed operanti nelle Prefetture di ciascuna Provincia abruzzese inclusa, quindi, quella pescarese”.
Così il sottosegretario Mario Mazzocca, in replica a quanto emerso dall’indagine difensiva preventiva avviata dal Comune di Farindola [LEGGI QUI] relativamente alla valanga su Rigopiano. “Sui suddetti CCS – Centri Coordinamento Soccorsi – prosegue la nota del sottosegretario – incombe il compito di coordinare l’impiego di uomini e mezzi dispiegati dal sistema di Protezione Civile nei rispettivi territori, oltre che l’attività di direzione unitaria degli interventi da coordinare con quelli realizzati dai Sindaci dei Comuni interessati. Nell’ambito del suddetto sistema, al Prefetto – quale rappresentante dello Stato sul territorio – competono attivazione e impiego delle risorse statuali, il Presidente della Provincia dispone l’immediata attivazione e impiego delle proprie risorse, mentre la Sala Operativa di Protezione Civile regionale garantisce l’aggiornamento delle informazioni e comunica ai CCS tipologia ed entità delle risorse nazionali necessarie per integrare quelle territoriali”.