103 indagati per associazione a delinquere, falso e sostituzione di persona e 96 perquisizioni e sequestri eseguiti questa mattina. È il bilancio dell’operazione “Attestato Rapido” condotta dai Nas di Latina che ha scoperto un’organizzazione per permetteva il comodo acquisto di attestati professionali per ottenere la qualifica di Operatore Socio Sanitario.
Chiunque, in buona sostanza, poteva accedere alla qualifica senza averne i titoli sborsando una somma che oscillava a seconda dei casi tra le 1.500 euro e le 2.500 euro. Stamattina è quindi scattata l’operazione che ha toccato diverse province, tra qui quella di Chieti. È proprio nel Vastese che è stato scoperto uno dei soggetti che aveva acquistato un falso attestato da Operatore Socio Sanitario. Ai sequestri di oggi hanno partecipato anche i Nas di Pescara che mantengono il riserbo sulla località del denunciato.
Le indagini inizate nel 2015 a Cassino, hanno permesso di smantellare l’associazione per delinquere che operava in tutta Italia e che poteva avvalersi della collaborazione di soggetti operanti negli ambienti della formazione e della sicurezza sui luoghi di lavoro. “Gli stessi – spiegano i Nas – avvalendosi di strutture e imprese di loro titolarità, provvedevano alla formazione di documenti falsi, avvalorati dall’illegittima apposizione dei loghi della Regione Lombardia e della Provincia di Milano. Il sodalizio criminoso procedeva poi al reclutamento dei soggetti interessati all’ottenimento della qualifica di Operatore Socio Sanitario, proponendo loro l’acquisto dei falsi certificati, attestanti la predetta qualifica, rilasciati in totale assenza della frequenza di corsi di formazione della durata di mille ore, a fronte del pagamento di somme oscillanti tra 1.500 euro ed 2.500 euro per ciascun certificato professionale”.
[ant_dx]“I 96 provvedimenti di perquisizione e sequestro odierni, eseguiti nell’Area Metropolitana di Roma-Capitale, nelle province di Latina, Frosinone, Viterbo e Chieti e, per la cui esecuzione il NAS Carabinieri di Latina è stato coadiuvato, nella fase operativa, da personale del Cdo CC TS, dei Gruppi CC TS di Roma e Napoli e dei Cdi Prov. CC di Roma, Latina, Frosinone, Viterbo e Chieti, scaturiscono da attività ispettive svolte dal citato Nucleo presso strutture ricettive per anziani, presso le quali sono stati rinvenuti gli attestati professionali per la qualifica di Operatore Socio Sanitario, poi risultati, a seguito di accertamenti svolti presso gli apparenti Istituti emittenti ed i rispettivi Uffici Regionali, oggetto di falsità materiale perché contraffatti o, in altri casi, rilasciati da centri formativi non abilitati. Le perquisizioni svolte hanno permesso di sottoporre a sequestro gli attestati professionali contraffatti, in possesso agli indagati, con i quali hanno operato all’interno di strutture Socio Sanitarie ed Assistenziali in assenza di specifiche competenze”.