Di cosa parliamo – Le elezioni politiche del 4 marzo sono state una debacle per il Partito democratico e i suoi alleati di centrosinistra. In Abruzzo, il Pd ha raggiunto un misero 13%, cinque punti al di sotto del dato nazionale. Il presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, capolista del Pd al Senato, è stato eletto. La carica di senatore e quella di governatore sono incompatibili, ma D’Alfonso ha annunciato che si dimetterà solo al termine della procedura di incompatibilità che verrà avviata dalla Giunta per le elezioni del Senato. Passeranno alcuni mesi. Ma due assessori regionali, Donato Di Matteo (Pd) e Andrea Gerosolimo (Abruzzo civico) si sono dimessi, chiedendo l’azzeramento della Giunta regionale e aprendo, di fatto, una crisi politica all’interno del centrosinistra. Ecco la risposta del Partito democratico.
PESCARA – Il Pd dice no a Di Matteo e Gerosolimo. Marco Rapino chiude la porta all’ipotesi di fare tabula rasa dell’attuale governo regionale: “La richiesta di azzeramento della giunta è irricevibile, sia sul piano istituzionale che sul piano politico”, mette le mani avanti il segretario del Pd abruzzese.
Secondo Rapino, che dopo le elezioni del 4 marzo ha rimesso il suo mandato nelle mani dell’assemblea regionale dem, “la discussione interna alla maggioranza è necessaria e nelle prossime ore incontreremo i nostri alleati. Se il passaggio di rimettere il mandato è un passo per discutere il rilancio dell’azione di governo, siamo disponibili ad un confronto vero.
Il Pd ritiene che, prima della politica, prevalga il dovere di governare rispettando il mandato dei nostri elettori”.
Stizzita la replica del neo deputato del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, agli assessori dimissionari: “Trovo singolare la richiesta di azzeramento della giunta. Mi chiedo cosa c’entra la Giunta e il lavoro che c’è da fare con posizioni che hanno il sapore del mettere le mani avanti, come se il consenso o il dissenso nei confronti dell’esecutivo regionale non li riguardasse direttamente, non riguardasse due componenti della Giunta. Al di là della singolarità, è straordinario il tempismo. Invito i due assessori ad essere all’altezza dei momenti che in politica si vivono, quando si vince, ma soprattutto quando ci sono le difficoltà. Che, in ogni caso, riguardano tutti, compresi loro“.