“Senza soldi non si possono aggiustare le strade. Il Governo ci ha usato come un bancomat”. Mario Pupillo e Antonio Tamburrino (presidente e vice della Provincia di Chieti) non ci stanno e lo ripetono all’unisono.
L’occasione è stata la conferenza stampa di fine mandato di Pupillo [LEGGI] che a sostegno delle proprie parole mostra i numeri della manutenzione. Nel periodo preso in esame (2008-2016) dal presidente la spesa media per chilometro in provincia di Chieti è precipitata da 1.590,80 euro a 849,78 euro, colpa di trasferimenti minimi dallo Stato (per l’annualità 2017 solo 1.300.000 euro) e di prelievi continui. “L’emergenza del gennaio 2017 ha impattato su una situazione già fortemente in sofferenza”.
Questi i dati che dimostrano nero su bianco (come se non bastassero le condizioni pietose delle strade a ricordarlo) la progressiva sparizione della manutenzione sui 1.800 chilometri di competenza della Provincia di Chieti:
2008: 2.863.433 euro (1.590,80 euro a km)
2011: 1.986.000 euro (1.103,33 euro a km)
2016: 1.529.611 euro (849,78 euro a km)
[ant_dx]La spesa media indicata non è il costo medio per i tratti effettivamente manutenuti, ma aiutano comunque a fotografare efficacemente una situazione preoccupante che presuppone la presenza di centinaia di chilometri che da anni non subiscono interventi. La spesa media delle altre Province abruzzesi nel 2016 è stata addirittura peggiore di quella chietina (725,52 euro in provincia dell’Aquila che ha 1.829 km e 422,37 euro in quella pescarese che ha solo 760 km di competenza. Mancano i dati di Teramo).
La spesa media per le Provinciali abruzzesi, secondo i dati di Pupillo, è inoltre di gran lunga inferiore alle medie nazionali:
Autostrade: 103.000 euro/km
Statali: 22.000 euro/km
Media Provinciali in Italia: 6.000 euro/km
Media Provinciali in Abruzzo: 724 euro/km
“NON ABBIAMO PERSO TEMPO” – Una situazione a dir poco agghiacciante quella della manutenzione delle Provinciali considerando le centinaia di piccoli comuni delle aree interne che hanno in quelle strade gli unici sbocchi verso i centri più grandi dove sono concentrati sanità lavoro, scuole e servizi vari.
Non ci sono soldi per manutenere le strade, ma quando ci sono, si perde tempo o almeno questa è l’impressione che Pupillo e Tamburrino (che ha la delega alla Viabilità) smentiscono. Ieri, hanno ribadito che nella vicenda dei 13 milioni di euro dal masterplan per il Vastese (9 + 4 per la fondovalle Treste) non è stato perso tempo nonostante i primi annunci di questi lavori risalgano all’ottobre 2017 quando fu indicata come fine degli stessi questo autunno.
Il vicepresidente, prima di entrare nel merito, si è tolto un sassolino dalla scarpa: “Voi giornalisti non scrivete quando le cose le facciamo, come per la galleria La Civita (tra Castiglione Messer Marino e Agnone, nda), lì abbiamo fatto interventi per oltre un milione di euro“.
“Non abbiamo perso tempo – ha continuato il vicepresidente – Mentre si lavorava a convenzioni e subconcessioni, gli uffici sono andati avanti e oggi già ci sono i progetti esecutivi. L’Alto Vastese, ora che si sono sbloccati i fondi, avrà la priorità perché è la zona con la situazione peggiore. Per quanto riguarda le frane, stanno andando in appalto i lavori per due tratti della SP 150 Carpineto – Guilmi e per quella di Montazzoli. Per la frana di Fraine voglio ricordare che avevamo previsto lavori per 2 milioni e mezzo e ce ne sono stati riconosciuti poco meno di due: lì i lavori sono sospesi per affrondimenti, ma la strada riaprirà”. Quando resta un’incognita.