Tre orsi (una femmina di circa 10 anni, con 2 cuccioli dell’anno, un maschio e una femmina) sono stati ritrovati morti questa mattina in una vasca per la raccolta dell’acqua tra i comuni di Balsorano e Villavallelonga (Aq) nella zona di protezione esterna del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Il personale dell’ente insieme ai carabinieri forestali – su segnalazione di un escursionista – è intervenuto per recuperare le carcasse; l’ipotesi più accreditata è che siano caduti all’interno della vasca non riuscendo più a risalire.
È stato necessario l’intervento di un elicottero per il recupero in alta quota e il trasporto a Pescasseroli dove sarà effettuato l’esame necroscopico “per accertare o escludere che non ci siano altre cause di morte” – spiega l’ente Parco – Nel frattempo, il servizio di sorveglianza, in raccordo con la Procura di Avezzano, ha adottato tutti gli atti di polizia giudiziaria in relazione alla morte degli orsi”.
[ant_dx]Nella stessa vasca otto anni fa erano morti altri due orsi. Si tratta di una proprietà privata “e gli interventi di messa in sicurezza realizzati dai proprietari, con il supporto del corpo forestale dello Stato nel 2012, non erano più adeguati a garantire la sicurezza di uomini e animali. Su segnalazione dell’associazione Salviamo l’orso il servizio di sorveglianza del Parco ha provveduto a verificare la situazione e l’ente, pur trattandosi di una proprietà privata fuori dai confini del èarco, nelle scorse settimane ha intimato ai proprietari di realizzare adeguate misure di protezione per garantire l’incolumità di persone e animali, fornendo anche la consulenza tecnica per una soluzione efficace e definitiva del problema. Purtroppo, a tutt’oggi, non è stato realizzato alcun intervento“.
“Siamo di fronte a una perdita gravissima per l’esigua popolazione di orsi marsicani – dichiara il presidente del parco – che rischia di vanificare i tanti sforzi compiuti quotidianamente per ridurre la mortalità e per avere un numero di femmine riproduttive più alto. L’episodio ripropone la necessità di interventi più incisi per garantire la conservazione dell’orso marsicano, soprattutto fuori dal territorio del Parco, dove l’autorità e la funzione dell’Ente sono normativamente meno incisivi ed efficaci”.