Le Sardine sbarcano in Abruzzo. Il movimento spontaneo nato il 14 novembre in Emilia-Romagna da un tam-tam attivato sui social da un gruppo di ragazzi in occasione del comizio di Salvini al PalaDozza di Bologna, ha portato migliaia di persone in piazza Maggiore e poi anche a Modena, in piazza Grande. Prossima tappa a Rimini, sempre in vista delle elezioni regionali del 26 gennaio che vedranno opposti il presidente uscente, Stefano Bonaccini (Pd) e la sfidante leghista Lucia Borgonzoni. “Nessuna bandiera, nessun partito, nessun insulto”: così era stata lanciata la prima iniziativa in cui “volevamo dare un messaggio: staremo stretti come le sardine, perché saremo in tanti”.
Ma, intanto, il movimento popolare oltrepassa i confini romagnoli e arriva a Sud, in Abruzzo, dove per le regionali si è già votato a febbraio 2019 con risultati che hanno visto il Carroccio trainare il centrodestra verso la vittoria. Le Sardine d’Abruzzo: è il nome della pagina Facebook aperta nei giorni scorsi in cui sono già stati lanciati lo slogan L’Abruzzo si slega e l’hashtag #pescaranonsilega.
Scrive Deborah Cieri in un post pubblicato su Sardine d’Abruzzo “Ci siamo messi in contatto con le associazioni dei Movimenti studenteschi di Chieti- Pescara che hanno immediatamente aderito, stiamo invitando le pagine più influenti in Abruzzo a sostenere e condividere il gruppo. Abbiamo il sostegno di vari comuni abruzzesi e abbiamo quasi raggiunto il quorum per la location dell’evento. L’antifascismo è fregno sempre”.
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