Tre arresti e 70 denunce. È il bilancio del rave party abusivo organizzato nel cuore del Parco della Majella, in mezzo alla natura incontaminata, in territorio di Rapino. A scoprirlo e a segnalarlo è stato un escursionista che, durante una passeggiata nel “parco, ricco di vegetazione e fauna, tra cui cervi, caprioli e cinghiali, ma anche specie protette come l’uccello gracchio, si è trovato di fronte ad una scena a dir poco surreale: dieci camper, altrettante macchine e tende disposte a raggiera, fonte della musica assordante“.
È così scattata la chiamata al 112. “Mezzi di quella portata – spiegano i carabinieri – come la psytrance music oppure goa e soprattutto i fuochi accesi dai camperisti avrebbero causato non pochi danni ad uno dei tesori naturalistici più preziosi della Regione”.
Quando i carabinieri della compagnia di Chieti sono arrivati sul posto, si sono trovati davanti ad un vero e proprio evento con tanto di chioschi per la vendita di panini, organizzato probabilmente con il tam tam sui social media che coinvolgeva giovani e giovanissimi provenienti da tutte le regioni d’Italia.
“Dopo una incisiva attività di mediazione, durata qualche ora, sono stati tutti identificati e denunciati per invasione di terreni aggravata dall’esistenza del vincolo paesaggistico – continuano i militari – A dare uno scossone all’attività di sgombero, sono stati anche i tre arresti effettuati dai carabinieri che, insospettiti dal comportamenti di tre ragazzi, due stranieri e un italiano, li hanno perquisiti e trovati in possesso di circa 100 grammi di sostanze psicotrope anche di natura sintetica, come speed e MDMA. Due, da ieri sera su disposizione del pm Giuseppe Falasca, si trovano a Madonna del Freddo e il terzo, più giovane, è stato condotto agli arresti domiciliari a Pescara”.
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