“Il dato positivo di questa riunione che sinceramente auspicavo si potesse fare molto tempo fa è che tutta l’assemblea è pronta ad agire insieme senza distinzioni di appartenenze per dare una soluzione al problema che in queste ultime settimane si è presentato in tutta la sua gravità”. È il commento del presidente della Sasi, Gianfranco Basterebbe, a margine dell’incontro di ieri sulla crisi idrica tenutosi a Pescara [LEGGI]; il presidente dell’ente gestore del servizio ha anche sottolineato come la sua richiesta di convocazione di un tavolo risalga al 19 agosto 2019.
Com’è noto, servono soldi, questi non ci sono e i pochi reperebili serviranno per gli interventi più urgenti, ma non risolutivi. “Anche i lavori in programma non risolveranno la situazione – dice il presidente della Sasi – e con l’assenza di piogge se non si interviene, l’estate non sarà certo facile. Con l’Ersi abbiamo convenuto che la prima cosa da fare è individuare le perdite a cominciare dalle città più grandi, ma anche per questo occorrono investimenti”.
[ant_dx]”Occorrono in tempi brevi 10 milioni di euro e a seguire altri 15 per portare avanti lavori che permetterebbero una serie di opere fondamentali – ha concluso Basterebbe – Attualmente, da quanto affermato dal presidente Marsilio, non c’è ancora un interlocutore del governo centrale con cui discutere per cercare di reperire i 10 milioni di euro, c’è una assicurazione di impegno da parte del governatore e delle istituzioni. Sono tutti consapevoli della necessità di intervenire in tempi brevi. Noi come Sasi stiamo facendo la nostra parte, non stiamo trascurando niente per quanto possibile, ma se non arriveranno i finanziamenti si potrà fare ben poco”.