Tutti coloro che tornano in Abruzzo dalle zone arancioni devono mettersi in quarantena. Lo impone l’ordinanza emanata dal vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente.
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Ad annunciarlo è il presidente, Marco Marsilio, che da ieri si è posto in isolamento volontario dopo aver avuto contatti col governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, in una conferenza sul potenziamento della linea ferroviaria Pescara-Roma. Zingaretti è risultato positivo al test del coronavirus.
“La genesi del DPCM firmato solo oggi e peraltro non ancora pubblicato in Gazzetta Ufficiale (quindi non ancora nemmeno in vigore) sta – afferma Marsilio – provocando un vero e proprio esodo “biblico” dalle regioni e dalle provincie elencate all’articolo 1. Già da questa notte ho dato disposizioni alla Protezione Civile di inviare squadre di volontari presso le principali stazioni ferroviarie e terminal bus per ‘intercettare’ gli arrivi da nord, distribuire il ‘decalogo’ dei comportamenti virtuosi di contenimento del virus e invitare tutti all’isolamento volontario. Dalle 3 di questa mattina i volontari stanno facendo questa opera preziosa di informazione e sensibilizzazione. Ma la lettura del DPCM oggi pubblicato sul sito del Governo mostra che non esiste alcun ‘divieto’ di spostamento dalla Lombardia e dalle province elencate all’articolo 1, ma solo un invito a ‘evitare’ gli spostamenti non necessari, prevedendo infine un esplicito diritto a recarsi presso la propria ‘abitazione, domicilio e residenza’.
Un testo simile, per di più diramato in bozza con ore e ore di anticipo, non poteva non provocare le conseguenze che si stanno avendo. Abbiamo il dovere di tutelare la salute dei cittadini, e per questa ragione ho dato disposizione agli uffici di predisporre un’ordinanza, che a causa del mio momentaneo impedimento reca la firma del Vice Presidente della Giunta Emanuele Imprudente, che impone la quarantena a tutti quanti rientrano in Abruzzo dalle zone elencate all’articolo 1. E’ un’ordinanza di difficile applicazione e altrettanto difficile monitoraggio se non sarà accompagnata da una vasta e coscienziosa collaborazione dei diretti interessati e delle loro famiglie: per questo, rivolgo un appello accorato a tutti perché adottino misure di cautela e comportamenti rispettosi di se stessi e del prossimo. Quanti stanno ‘fuggendo’ dalle ‘zone rosse’ stanno facendo esattamente il contrario di quanto dovrebbero fare, mettendo a rischio la salute dei loro cari e dei loro concittadini. Se proprio non sono in tempo per fermarsi e tornare indietro, abbiano almeno il senso civico e la coscienza di restare a casa in isolamento per due settimane”.
Abruzzo, 17° caso di coronavirus – “Una studentessa della provincia di Foggia, domiciliata a Pescara, è risultata positiva al test per il Covid-19 eseguito nel laboratorio di riferimento regionale”. Lo comunica il Servizio prevenzione e tutela della salute della Regione Abruzzo. “La giovane ha riferito di aver avuto contatti con un familiare, anche lui residente in Puglia, a sua volta risultato positivo al contagio. È asintomatica e attualmente si trova in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva della Asl. È il 17° caso positivo registrato in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza”.
“Tredici pazienti sono ricoverati in ospedale, non in terapia intensiva, mentre altri tre sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl. L’ultimo caso positivo è riferito all’uomo deceduto a Ortona, per il quale non è stato però ancora stabilito il nesso causale tra morte e contagio da Covid-19. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, il laboratorio di Pescara ha eseguoto 163 test. Di questi, 128 sono risultati negativi, mentre altri 10 sono attualmente in corso. La differenza tra il numero totale e quello degli esiti è legata al fatto che alcuni test sono stati eseguit più volte sullo stesso paziente. Complessivamente, infatti, i pazienti sottoposti a test nella nostra regione sono stati 153: 26 nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila, 18 nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti, 83 nella Asl di Pescara e 26 nella Asl di Teramo”.