“Non c’è stato nessuno sversamento. E’ stata notata quella macchia e sono partite le procedure d’emergenza. Tutte le analisi e i rilievi hanno escluso la presenza di idrocarburi in mare”. Lo afferma la Edison, titolare insieme all’Eni del campo petrolifero Rospo Mare, situato nell’Adriatico, a circa 20 chilometri dal nucleo abitato di Vasto. Nella sede di Pescara della compagnia petrolifera si è svolta stamani una conferenza stampa sull’incidente di due giorni fa.
A tenere il briefing con i giornalisti sono stati gli ingegneri Nicola Monti, direttore idrocarburi, e Giovanni Di Nardo, responsabile operations.
“Lunedì sera – dicono i due dirigenti della Edison – il personale, dopo aver notato in mare delle macchie iridescenti ha segnalato l’avvistamento, facendo scattare l’allarme e le conseguenti operazioni di emergenza. Vicino alla nave Alba Marina -“che funge da cisterna di stoccaggio, in appoggio alle piattaforme estrattive, “era presente – sostengono i due dirigenti – solo materiale organico di natura vegetale che, di notte e in quelle particolari condizioni di visibilità, ha dato l’impressione della scia iridescente simile alle macchie petrolifere. Se tutto questo fosse accaduto di giorno, ci si sarebbe subito resi conto dell’assenza di pericoli ambientali. Il Comune di Termoli intende adire le vie legali per chiedere il risarcimento danni? Quale risarcimento? Non esiste nessun danno ambientale. I gabbiani avvistati dal Wwf – ipotizza la Edison – potrebbero essersi sporcati di petrolio in qualche macchia causata forse dallo sversamento di petroliere più a nord. Ma non nell’area di Rospo Mare“.
Il giacimento – Il campo petrolifero Rospo Mare è attivo dal 1982. “Si trova nell’offshore adriatico di fronte alla costa abruzzese, a circa 20 chilometri a est della città di Vasto”, spiega la Edison. In trent’anni ha estratto 92milioni di barili di greggio. La proprietà è in joint venture, cioè suddivisa tra due società tramite un accordo di collaborazione: 62% all’Edison e 38% all’Eni. I pozzi da cui viene estratto il petrolio sono 28. Tubature sottomarine collegano le piattaforme Rospo Mare A, B e C tra di loro e con la nave Alba Marina, che funge da grande serbatoio di raccolta e dista due chilometri dalle piattaforme stesse.
Foto – La petroliera Alba Marina e l’intervento della guardia costiera
Ecco l’intervento con cui è stata arginata la chiazza oleosa fuoriuscita dalla nave cisterna Alba Marina, nel campo petrolifero Rospo Mare, situata nell’Adriatico tra Abruzzo e Molise. Le foto delle operazioni sono della guardia costiera.