“Le imprese turistiche abruzzesi hanno bisogno di certezze. Autorizzare perforazioni petrolifere al largo del Parco nazionale della Costa dei Trabocchi è semplicemente follia: occorre dire basta a questi stop and go da parte delle istituzioni. La Regione e i Comuni devono intervenire con decisione”. Lo affermano il direttore regionale di Confesercenti Enzo Giammarino ed il responsabile turismo sostenibile della confederazione Simone Lembo.
“Per le imprese turistiche è il Parco la vera miniera di opportunità economiche – spiegano Giammarino e Lembo – ed in questo scenario economico non possiamo permetterci alcun tentennamento. Se la strada scelta è quella del Parco, come noi auspichiamo, allora si sia coerenti, si concentrino le risorse umane ed economiche non tanto sulla perimetrazione quanto sulle opportunità per le imprese, la promozione, il lancio del Parco e dei suoi prodotti turistici ed agroalimentari sui mercati internazionali. Se la strada scelta è quella del petrolio, allora lo si affermi chiaramente, si dica alle imprese turistiche di smantellare e in che modo riconvertire le strutture alberghiere, gli stabilimenti balneari, i negozi, i ristoranti, i pubblici esercizi, le tante attività economiche che stanno nascendo attorno alla prospettiva di un rilancio del turismo.
Ma ovviamente, la Regione ed il Ministero dovranno dirlo guardando negli occhi gli operatori, senza nascondersi dietro la burocrazia, e dovranno indicare quale strada di sviluppo hanno pensato per la nostra terra. Una cosa non è accettabile: questo continuo tira e molla. I tempi della politica e della burocrazia – concludono Giammarino e Lembo – sono diversi da quelli delle imprese: urge una risposta chiara e finale. La Regione Abruzzo ed il Ministero dell’Ambiente dicano da che parte stanno: chiediamo l’immediata convocazione presso le due istituzioni”.