“E’ stato accolto il nostro appello e a Vito Pagano, che rischiava 30 di carcere, sono state concesse, in accoglimento del nostro appello, le attenuanti generiche che il gup Capuozzo non aveva dato in primo grado”. Lo affermano gli avvocati Clementina De Virgiliis e Fiorenzo Cieri, commentando la sentenza emessa oggi dalla Corte d’assise d’appello dell’Aquila in merito al processo di secondo grado sull’omicidio di Albina Paganelli, avvenuto nella notte del 14 agosto 2012 a San Salvo.
“Non è stata riconosciuta la premeditazione – aggiungono i difensori dell’imputato – ma soltanto l’aggravante della minorata difesa e la premeditazione è stata esclusa”.