Decreta la compatibilità ambientale concernente la realizzazione del progetto di “Sviluppo del giacimento Ombrina Mare nell’ambito dell’istanza di conferimento della Concessione di Coltivazione convenzionalmente denominata d 30 B.C-MD” ubicata nel Mare Adriatico adiacente alla costa Abruzzese e la Autorizzazione Integrata Ambientale per l’esercizio delle piattaforma “Ombrina Mare” presentato dalla Società Medoilgas Italia S.p.a., ora “Rockhooper Italia S.p.A.” con sede in via Cornelia, 498 – 00166 Roma, a condizione che vengano ottemperate le prescrizioni e gli adempimenti amministrativi.
Sono queste le parole ‘nero su bianco’ del ministero dell’Ambiente che oggi ha emanato il decreto di compatibilità ambientale per Ombrina Mare.
Il parere positivo arriva dopo l’imponente manifestazione del 23 maggio scorso a Lanciano [l’articolo] che portò in corteo oltre 40mila persone tra associazioni, partiti, movimenti ecc.
Ora entro 60 giorni è possibile presentare il ricorso al Tar. Sembra infatti questa la linea che perseguiranno le associazioni che si oppongono al progetto petrolifero.
“È uno schiaffo per il presidente della Regione Luciano D’Alfonso – scrive il
Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua che chiede un gesto di coraggio al governatore abruzzese – la linea dialogante con il Governo è bocciata inesorabilmente.Noi cittadini eravamo preparati a questa evenienza e stiamo mettendo in atto tutte le possibili azioni. Sulla Commissione VIA avevamo chiesto di chiarire le ombre che diverse inchieste giornalistiche avevano evidenziato in questi mesi. Continueremo fino in fondo, in passato abbiamo vinto battaglie all’ultimo minuto, difenderemo la nostra terra e il nostro mare come sempre. Al Presidente della Regione diciamo: quando andiamo con centinaia di sindaci a Roma per contestare questo Governo? Quando si romperà definitivamente con Renzi, che non ha timore di costruire un enorme gasdotto sulle faglie sismiche più pericolose d’Europa passando anche per L’Aquila e di far trivellare davanti alla costa che dà lavoro a decine di migliaia di persone?”.
Critica anche Maria Rita D’Orsogna che fa l’elenco degli esponenti che – secondo lei – finora “hanno fatto solo chiacchiere: Realacci, Legnini, Monticelli, Di Stefano, Febbo, Pezzopane, Chiodi”.
L’assessore all’Ambiente della Regione Abruzzo Mario Mazzocca annuncia il ricorso: “Da qualche minuto abbiamo appreso come il Governo abbia rilasciato il Decreto di Compatibilità Ambientale sul famigerato progetto “Ombrina Mare”; l’atto è stato congiuntamente sottoscritto dai Ministri dell’Ambiente e dei Beni Culturali.
Se qualcuno ha pensato di trovarci impreparati o prossimi alla smobilitazione estiva, allora ha sbagliato di grosso. Abbiamo appena finito, infatti, di stampare le circa 200 pagine del Decreto per studiarlo in questi giorni e porre le basi, fin dal corrente mese di agosto, per il doveroso ricorso al Tar avverso il detto atto governativo. Parimenti procederemo anche contro l’eventuale futuro Decreto concessorio da rilasciare a cura del ministero dello Sviluppo Economico. Decreto che, a questo punto, non mi stupirei se qualcuno provasse a promulgarlo in ferragosto!
La linea di azione della Regione è chiara e decisa; essa è stata dettagliatamente individuata ed univocamente cristallizzata da una risoluzione del 15 aprile scorso da me presentata in consiglio regionale e votata all’unanimità dall’organo consiliare. Il modello di sviluppo che vogliamo dare alla nostra regione è si basa su criteri improntati ad una reale sostenibilità. Per l’affermazione di questo modello di sviluppo la Regione, questa Regione, si batterà fino in fondo. E venderà cara la propria pelle“.