“Facciamo un grande rave della rostella quest’estate”, è così che è nata l’idea per Arrostiland “l’arrostanna delle arrostanne”. E dopo la prima tappa, questa estate a Roccascalegna, il 16 luglio scorso, Abbruzzo di Morris con tutta la sua ciurma ha deciso di replicare con la versione invernale “novell e rostell”, sabato 12 novembre scorso a Crecchio. “Come per quasi ogni roba che esce da Abbruzzo di Morris – ha detto Morris in persona a Zonalocale – viene dall’idea di chi segue la pagina Facebook. La ricerca di un paese, il logo, Roccascalegna, i giornali e le televisioni, poi Crecchio – ci spiega – tutto grazie a quella che i nerd chiamano la community”.
A Crecchio, sono state 60 le “greggi” arrivate per partecipare ad Arrostiland. Più o meno sono stati confermati i numeri di Roccascalegna e, considerando il periodo invernale, in pieno novembre, senza turisti, vacanzieri o abruzzesi tornati a casa per l’estate, non può che considerarsi un grande risultato. Postazioni particolari, divertenti, maschere, travestimenti e nomi improbabili, questo e molto altro hanno portato le “greggi” nel castello e nel borgo di Crecchio. “La cosa più pazza vista a Crecchio? – ci rivela Morris – Sicuramente i cori beceri degli amici di Gessopalena. Non indaghiamo però, ché sono veramente beceri e replicabili solo in giornate come quella di sabato scorso o di luglio”.
E sono stati in tanti a preferire la grande ‘arrostanna’ di Crecchio ad altre feste o sagre, ma perché? “Arrostiland è unica perché in nessuna altra festa abruzzese i partecipanti riescono a sentirsi tanto importanti per la riuscita dell’evento. – ci dice Morris con un pizzico di orgoglio – Chi scrive si occupa solo di trovare, insieme al Comune interessato, tavoli, panche, corrente elettrica e qualche sponsor. Il resto ce lo mette chi viene. E vengono in centinaia tra ragazzi, ragazze, famiglie con bambini, che dicono che la cosa più bella – sottolinea – è il rapporto di complicità, quasi amicizia, che si viene a creare tra le diverse greggi. Treglio che? – ci dice Morris riferendosi alla concomitanza con Borgo Rurale sabato scorso e al conseguente botta e risposta nato su Facebook – Buone le triglie”.
Altra caratteristica fondamentale di Arrostiland è la grande partecipazione che le amministrazioni comunali mettono in campo. “I sindaci di Roccascalegna e Crecchio sono due idoli per quello che hanno fatto. – precisa Morris – a Roccascalegna abbiamo persino trovato un islandese con la bandiera della sua terra”; e chi segue la pagina Abbruzzo di Morris, capisce il valore del gesto.
Archiviata la pratica di Crecchio, già si pensa all’ultimo capitolo, il 17 aprile si chiuderà infatti la trilogia del rave più genuino d’Abruzzo con l’ultimo evento, Arrostiland III – Atto Finale. “Ci sono già idee sul luogo dell’atto finale – ci confida Morris – ma, come già detto, dipende da chi segue la pagina. Prima di aprile ognuno può fare la propria offerta irrinunciabile per portare questa festa nel proprio paese. E questo sì, sarà l’ultimo atto della trilogia, ma poi ci inventeremo altro, senza dubbio”.