“Tutti ci cercano ma nessuno fa nulla. Siamo immersi nella neve che in alcuni punti tocca i 7 metri, evidentemente Rigopiano non ha insegnato nulla!”. E’ l’appello del gestore del Rifugio Bruno Pomilio, Roberto D’Emilio, situato sulla Majelletta a 1930 metri di altezza.
“Tutti ci cercano ma nessuno fa nulla, solita burocrazia assassina, nulla vale la nostra vita per i signori che ci governano, non si pestano i piedi per non creare torti. – dichiara D’Emilio al blog Neveappennino – Siamo immersi nella neve che in alcuni punti tocca i 7 metri, abbiamo una strada che arriva fino davanti al Rifugio, ma per burocrazia non interessa a nessuno se non al sindaco di Rapino Rocco Micucci che ci sostiene in tutti i modi; ultima diffida fatta due giorni prima della tragedia di Rigopiano – racconta – con neve di 50 cm che bloccava la viabilità, ora ne abbiamo oltre 3 metri, evidentemente Rigopiano non ha insegnato nulla“.
E prosegue ancora D’Emilio, arrabbiato e preoccupato. “Per cortesia, avvisate tutti e fate presente la situazione, siamo circondati da tre metri di neve con accumuli di 6/7 metri. Prefettura e Carabinieri si sono limitati a dire che pulire la strada è pericoloso. Io attualmente sono solo al rifugio – specifica il gestore – avendo mandato mia moglie e mio figlio a Pescara 2 giorni prima della bufera. Ho i viveri, ma tutta la scorta per lavorare è andata persa in quanto o alimentavo la luce e telefono o il frigo e ora è tutto da gettare. Ci avevano assicurato dalla sala operativa della Prefettura che due turbine venute da fuori provincia sarebbero salite fino a noi. Ma nulla. Da un anno e mezzo facciamo presente la criticità della strada, ma nulla di fatto fino ad ora. Sono senza parole“.