Servirà ancora del tempo prima che la situazione sul monte Morrone si stabilizzi. Ad affermarlo è il responsabile provinciale dei vigili del fuoco, Domenico De Bartolomeo. “Attualmente il problema principale è il fumo – ha detto De Bartolomeo all’Ansa – Abbiamo chiamato il medico della Asl per verificare la salubrità dell’aria in modo che i cittadini possano prendere adeguati provvedimenti. Contro il fumo, purtroppo non possiamo far niente”. A Sulmona molte zone della città sono state ricoperte dalla cenere.
Nonostante il grande dispiegamento di forze, è difficile arginare l’enorme fronte di fuoco. Gli uomini a terra sono impegnati soprattutto a valle dove, ieri, il vento ha nuovamente messo a rischio alcune abitazioni. Le zone più a monte sono raggiungibili solo dai mezzi aerei. Il Comune di Sulmona ha chiesto l’intervento dell’Esercito che già stava operando con un elicottero a supporto dei mezzi dei vigili del fuoco e dei due canadair della protezione civile che fanno la spola al lago di Villetta Barrea (nel video).
Oltre al fumo che sta rendendo l’aria irrespirabile in diversi comuni, il danno ambientale è incalcolabile. Il monte caro a Celestino V rappresenta il cuore del Parco Nazionale della Majella e l’incendio ha coinvolto ampie aree di riserva integrale. “È un grave danno alla biodiversità del Parco, in uno dei settori più belli e di pregio. Un vero e proprio attacco alla politiche di conservazione del Parco e i quali danni saranno visibili per anni” ha dichiarato il direttore del parco, Oremo Di Nino.