“La sconfitta del Pd in Abruzzo è chiarissima e non ci sono scusanti“. È chiara l’analisi di Marco Rapino, segretario regionale del Partito Democratico, nel giorno in cui il suo partito deve fare i conti con una evidente debacle alle elezioni politiche [LEGGI].
“Da segretario regionale offro la mia piena disponibilità per ogni percorso di riflessione che il PD affronterà sia a livello nazionale che regionale. Il nostro è un voto, sia nell’affluenza sia nel risultato, che ci lega al trend del sud, dove il PD in ogni regione ha perso tra 8 e 10 punti percentuali rispetto alle elezioni del 2013 – commenta Rapino -. In Calabria dal siamo passati dal 22,3 al 14, in Campania abbiamo perso 9 punti, così anche in Basilicata (-9), In Sardegna – 10, in Abruzzo circa -9 . Tutte regioni governate dal PD.
[ads_dx]Si è votato poco tenendo conto dei candidati – aggiunge il segretario regionale – , a cui va un enorme ringraziamento per essersi battuti con coraggio e generosità, perché dietro questo voto di opinione si afferma una forte disaffezione che ha ragioni profonde, soprattutto nel Mezzogiorno”.
I RISULTATI DELLE ELEZIONI IN ABRUZZO – LEGGI
In Abruzzo non è bastato mettere in campo il presidente Luciano D’Alfonso ed un pezzo da novanta del governo regionale come Camillo D’Alessandro per reggere di fronte all’onda d’urto del Movimento 5 Stelle e del centrodestra. “Ci sarà molto da approfondire nei prossimi giorni – dice Rapino -, sapendo che non c’è un destino personale da difendere, ma ricostruire quello collettivo”.