Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata a Ocre in provincia dell’Aquila alle 6,49 di stamani. Al momento non si segnalano danni a cose o persone. Lo riporta l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv).
Questi i comuni entro 10 chilometri dal sisma: Ocre 3, Fossa e Rocca di Cambio a 5km, Sant’Eusanio Forconese a 7km, Villa Sant’Angelo 8, Lucoli e Rocca di Mezzo 9, L’Aquila, San Demetrio ne’ Vestini e Poggio Picenze a 10km.
Scossa avvertita all’Aquila in parte della città. (Ansa)
Scossa nelle Marche – In precedenza, una scossa di magnitudo 4.7 era stata registrata alle 5,11 nelle Marche, con epicentro a Muccia, nel Maceratese.
“Questo terremoto – si legge in una nota dell’Ingv – come gli eventi avvenuti avvenuti negli ultimi giorni in questa zona, ricadono nell’area della sequenza sismica iniziata il 24 agosto 2016 con l’evento di magnitudo 6.0, avvenuto nei pressi di Amatrice e Accumoli e culminato con l’evento sismico del 30 ottobre 2016 di magnitudo 6.5. Tale sequenza si è gradualmente sviluppata interessando un’ampia fascia dell’Appennino centrale, un’area di circa 1200 chilometri quadrati, estesa per circa 80 chilometri in direzione Nord-Nord Ovest e Sud-Sud Este e larga circa 15-20 chilometri, dalla provincia di Macerata, alla provincia dell’Aquila.
[mic_dx]La zona interessata dai terremoti di questi ultimi giorni si era attivata a fine ottobre 2016, tra il 26 e il 30 ottobre, quando sono avvenuti alcuni dei più forti eventi sismici della sequenza: quelli del 26 ottobre di magnitudo 5.4 e magnitudo 5.9 e quello di magnitudo 6.5 del 30 ottobre 2016.
Se si considera l’evoluzione temporale della sequenza sismica complessiva e l’energia rilasciata da tutti gli eventi sismici, si nota che negli ultimi mesi del 2017 sono stati localizzati una media di 30-40 eventi al giorno. I primi di marzo 2018 la sismicità è aumentata superando in un caso i 100 eventi al giorno e anche in questi primi giorni di aprile ha superato i 140 eventi al giorno. Questo aumento di sismicità è prevalentemente concentrato proprio nel settore più settentrionale del sistema di faglie attivato nel 2016, vicino ai comuni di Muccia, Pieve Torina, Pievebovigliana. L’evento odierno rappresenta, quindi, un incremento di energia rilasciata rispetto agli ultimi due mesi di sequenza”.