Ribalta nazionale per il caso di D’Alfonso governatore-senatore. Il presidente della Regione Abruzzo eletto in Senato il 4 marzo scorso continua a rivestire entrambi gli incarichi incompatibili per legge e il programma Mediaset Le Iene gli offre un secondo sedere per una delle due poltrone.
Nel servizio andato in onda ieri, l’inviato Filippo Roma lo ha raggiunto nella capitale. D’Alfonso non ha replicato alla proposta ironica delle Iene (probabilmente per il timore di scatenare un altro caso mediatico come accaduto con la Toffa qualche tempo fa).
[ant_dx]Il caso del governatore abruzzese del Pd non è l’unico, D’Alfonso è in buona compagnia in quanto a politici che stanno conservando il doppio ruolo nonostante l’incompatibilità. Su tutti c’è Matteo Salvini ancora consigliere comunale a Milano, più volte raggiunto dalla Iena, l’ultima delle quali nella trasferta a Campobasso. Poi ci sono Mara Carfagna (deputata e consigliere comunale di Napoli), Giorgia Meloni (deputata e consigliere comunale di Roma), Roberto Giachetti (deputato e consigliere comunale anche lui della capitale) e diversi altri esponenti politici di fama minore che dopo l’elezione in Parlamento del 4 marzo continuanano a occupare un posto nei consigli comunali o regionali.
Per quanto riguarda D’Alfonso, entro 30 giorni dall’elezione – se non dichiarata autonomamente prima – parte la procedura d’incompatibilità. Giuseppe Di Pangrazio, presidente del consiglio regionale, ha avviato l’iter il 17 aprile scorso. Il governatore da tempo è finito al centro della polemica per il piede tenuto in due scarpe. Le opposizioni lo accusano di “aver preso in ostaggio il consiglio”. La prova si è avuta qualche giorno fa, quando l’organo regionale ha dovuto fermarsi per permettere a D’Alfonso di andare a Roma per i suoi impegni da senatore della Repubblica.