Torna in Abruzzo la campagna di Legambiente Spiagge e fondali puliti che si prende cura delle spiagge per liberarle dai rifiuti e condividere giornate di educazione ambientale e cittadinanza attiva, attraverso il coinvolgimento di volontari, scuole, istituzioni e imprese. Questa mattina, a Pescara, c’è stata la presentazione dei tre giorni di appuntamenti previsti da venerdì 25 a domenica 27 maggio lungo la costa, da Roseto a San Salvo. “L’edizione di quest’anno – spiega una nota di Legambiente Abruzzo – , vede la partecipazione attiva del Gruppo Gabrielli, da sempre attento al mondo dell’eco sostenibilità e dell’importanza che la sensibilizzazione e l’educazione possono avere a riguardo”. I punti di vendita di prossimità delle aree costiere coinvolte, saranno messi a disposizione per fare informazione e sensibilizzazione, invitando la cittadinanza ad unirsi all’appuntamento e, nel contempo, potranno consultare il vademecum delle azioni responsabili da adottare per tutelare il patrimonio costiero, vetrina per il turismo. “Scegliamo di affiancare Legambiente – ha detto Barbara Gabrielli, vicepresidente del Gruppo Gabrielli – nell’operazione spiagge e fondali puliti 2018 perchè crediamo molto nell’attività portata avanti per la salubrità dell’ambiente che lasceremo ai nostri figli. Contribuire a fare informazione e sensibilizzazione è un’opportunità per operare in maniera responsabile e adottare un atteggiamento green tale da prevenire forme di inquinamento derivanti da azioni inconsapevoli”.
[ads_dx]È importante sensibilizzare i cittadini, in particolare le nuove generazioni, sulle tematiche ambientali. “I rifiuti, per la maggior parte plastica, che finiscono nel mare e sulle spiagge costituiscono un’emergenza ambientale ormai nota – sottolinea Legambiente -. Se non si interverrà in maniera decisa, secondo le più recenti proiezioni scientifiche, nel 2050 in mare ci saranno più rifiuti di plastica che pesci. E il Mediterraneo è una delle aree più colpite al mondo: ogni giorno finiscono in mare 731 tonnellate di rifiuti (dati UNEP). La buona notizia è che anche noi cittadini possiamo fare molto per il nostro mare. Prima di tutto possiamo tenere alta l’attezione sul tema e promuovere comportamenti civili e sostenibili”.
La tre giorni di appuntamenti inizierà venerdì mattina al Biotopo costiero di San Salvo e Riserva Marina di Vasto. Sabato è previsto un doppio appuntamento: la mattina a Casalbordino Lido ed il pomeriggio a Roseto nella Riserva del Borsacchio. Domenica mattina si chiude nella Riserva di Punta Aderci, ancora una volta vincitrice del concorso nazionale Sammontana “Vota la tua spiaggia del cuore”. All’interno dell’appuntamento di Casalbordino Lido è previsto, sabato alle ore 10.00 presso l’Hotel Calgary, un workshop per avviare un tavolo di lavoro sul tema dell’erosione costiera, con la partecipazione delle Amministrazioni locali, regione Abruzzo, degli operatori turistici dell’Associazione Amare, tecnici ed esperti del settore. L’iniziativa costituisce, altresì, la prima azione del progetto “CambioIO clima”, a cura del Comune di Scerni (capofila per l’Unione dei Miracoli) e del Centro di Educazione Ambientale – Centro APE d’Abruzzo”.
“Questa iniziativa ci permette di fare il punto sul tema della qualità ambientale e sostenibilità delle nostre spiagge – dichiara Mario Mazzocca, sottosegretario alla Giunta della Regione Abruzzo – che alimenta il processo della riqualificazione degli ambienti marini e fluviali. Dopo anni di criticità, il nostro mare è interamente balneabile e per il 90% la qualità delle acque è buona e per l’80% addirittura eccellente”. “Un plauso ed un grande apprezzamento per questa campagna di sensibilizzazione e di volontariato attivo – Giorgio D’Ignazio, assessore al Turismo della Regione Abruzzo – Rappresenta un appuntamento per esaltare l’importanza delle spiagge pulite, l’educazione delle giovani generazioni e l’approcio al turismo ecosostenibile”.
Il presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, ha ricordato che “Spiagge e Fondali Puliti ha permesso negli anni di raccogliere migliaia di rifiuti abbandonati, ma non solo. Con metodo scientifico abbiamo studiato e catalogato i rifiuti spiaggiati. Questo ci ha permesso di diventare un soggetto riconosciuto e autorevole sul tema dei rifiuti marini e delle plastiche a livello internazionale. Abbiamo presentato l’indagine sul marine litter in molte città europee, fino alla conferenza mondiale ONU sugli oceani che si è svolta a New York lo scorso giugno. Ma raccoglie anche una sfida locale volta a migliorale la qualità dei nostri territori in un’ottica ambientale, sociale, culturale ed economica”.