I soldi ci sono, ma i lavori in alcuni casi non partono o non terminano. Succede per i dissesti storici del Vastese [LEGGI] che con la chiusura del viadotto “Sente” soprattutto nell’Alto Vastese rischiano di portare al collasso la viabilità.
Dopo l’elenco di interventi finanziati per strade del territorio diverse da quelle più critiche [LEGGI], l’ex presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso ci ha contattato per precisare il proprio ruolo nella vicenda.
La situazione – per gran parte dei casi elencati – è molto simile a quanto sta accadendo per i 9 milioni di euro dal masterplan per gli asfalti delle Provinciali [LEGGI]: i soldi ci sono ma resterebbero in stand-by tra i meandri burocratici degli enti destinatari dei fondi.
[ant_dx]“La Regione – dice D’Alfonso a zonalocale.it – è un ente di legiferazione e programmazione, non è un ente gestionale, noi diamo le risorse in termini sussidiari. Significa che non abbiamo l’obbligo, ma avendo il dramma riscontrato soprattutto nell’Alto Vastese, abbiamo fatto un sacrificio rinunciando ad altri investimenti. Ad esempio dovevamo lanciare una grande stagione di piste ciclabili, di banda larga e ultra larga… bene, una parte l’abbiamo tolta destinandola alle opere viarie provinciali”.
“Noi abbiamo finanziato queste opere – continua il senatore del Partito Democratico – Abbiamo dato soldi per tutte le criticità in un quadro di gestione emergenziale. Chi deve appaltare sono i destinatari. Va fatta quindi un’attività di scrutinio con gli enti”.
D’Alfonso, individua il problema lontano dalla Regione che, una volta erogati i finanziamenti, avrebbe esaurito il proprio compito. “Quando mai – incalza – la Regione ha dato tutti questi soldi per i problemi viari”.
Poi, passa all’emblema del provvisorio che diventa definitivo, la SP 162 tra Castiglione Messer Marino e Fraine: “Su quella grande frana di Castiglione ci sono 2.300.000 euro impiccati a un progetto che per il tempo che ha impiegato per essere appaltato adesso è stato superato dalla realtà dei fatti (il riferimento è all’ultimo stop ai lavori a causa della frana che continua a scendere a valle, nda). È chiaro che quella non è una realtà che rimane cristallizzata, non è un’enciclopedia Treccani, bisogna porre questa questione con forza, io sono disposto a discuterne”.
“Il mio onere – conclude l’ex governatore – era trovare le risorse. Quando vado a Palazzo Chigi, io spingo per trovare risorse, dopo di che le risorse vengono date e ci sono le stazioni appaltanti”.
Già, i soldi ci sono (in gran parte dei casi) grazie alla “solidarietà istituzionale” della Regione Abruzzo (concetto espresso più volte anche dal presidente della Provincia, Mario Pupillo), l’estrema necessità di intervenire anche. Perché quindi i lavori su SP 150, SP 162, SP 152, SP 212 ed SP 192 non partono o, se partiti, non terminano?