Dopo l’ultima denuncia per truffa, i carabinieri del comando provinciale di Chieti diffondono un vademecum per evitare spiacevoli sorprese e raggiri.
Innanzitutto, le forze dell’ordine elencano i casi più frequenti:
– i finti appartenenti alle forze dell’ordine che chiamano al telefono per riferire alla persona anziana che un loro parente è rimasto coinvolto in un incidente stradale ed è trattenuto in caserma e, per evitare l’arresto, bisogna subito dare dei soldi “all’avvocato”, “al maresciallo” che busseranno, a breve, a casa [LEGGI];
– il caso di persone che si spacciano per impiegati che lavorano per enti di recupero crediti e richiedono somme di denaro;
– coppie che si dichiarano stranieri che hanno la necessità di cambiare le loro banconote in euro e propongono il cambio valuta vantaggioso per l’anziano perché hanno bisogno urgente di danaro per andare al ristorante, all’ospedale, o altro; questi fermano il malcapitato di turno per strada offrendosi di accompagnarlo in banca o all’ufficio postale con l’unico intento di reperire informazioni utili a truffarlo;
– frequente il falso dipendente di banca o di posta che suona al campanello di casa per ricontrollare il denaro appena prelevato sostituendolo con banconote false come altri mendaci impiegati e funzionari che possono bussare alla porta con una scusa qualunque;
– l’amico del nipote che deve dei soldi o la presunta eredità da consegnare;
– il classico trucco della giacca sporca da ripulire mentre vengono svuotate le tasche;
– molta attenzione bisogna porre a chi cerca di rifilare oggetti preziosi che tali non sono oppure alle finte richieste di beneficienza;
– i finti maghi che promettono guarigioni e fortune varie e tanti altri.
[ant_dx]“I malfattori – spiegano le forze dell’ordine – approfittando della particolare vulnerabilità emotiva e psicologica propria dell’età senile, si avvicinano prevalentemente alla persona anziana dichiarando di essere appartenenti all’arma dei carabinieri, impiegati di banca, delle poste, od altre istituzioni pubbliche con l’intendo di fare verifiche o accertamenti e con insistenza approfittano della buona fede delle persone e le truffano dileguandosi rapidamente grazie anche a qualche complice presente nelle vicinanze”.
“Si escludono situazioni in cui i carabinieri intervengono per fare questi controlli – precisano i militari – In presenza di atteggiamenti dubbi o in caso di problemi è bene contattare subito il Pronto intervento dei Carabinieri al n. tel. 112 o alle altre forze dell’ordine o chiedere aiuto ai familiari. I familiari, in particolare, possono essere di valido aiuto dedicando ai loro cari quell’attenzione necessaria per chiarire che nessuno è autorizzato a controllare banconote nella loro abitazione, verificare anelli, collane, bracciali o altro”.
“È bene ricordare ancora di non aprire la porta di casa a sconosciuti, anche se dicono di essere conoscenti di un proprio familiare e anche se molti anziani sanno difendersi benissimo da soli per evitare di cadere nella trappola un buon consiglio è quello di farsi accompagnare dai propri cari quando si fanno operazioni di prelievo o versamento in banca o alla posta, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni; se poi si viene importunati, si può chiamare una persona cara, fingere di ricevere una telefonata, comunque, telefonare al 112 per maggior sicurezza”.
L’Arma, inoltre, sul proprio sito internet www.carabinieri.it ha pubblicato un vademecum ricco di suggerimenti che aiutano il cittadino in tantissime situazioni: “giorno per giorno”, “questioni di vita”, “in vacanza”, “internet” e tante altre piccole difficoltà che possono essere risolte con utili consigli da non dover mai trascurare.