Dopo l’accordo raggiunto da presidente della Regione, Marco Marsilio, e coordinatori dei partiti della coalizione di centrodestra [LEGGI], arrivano le prime reazioni sulla formazione della prossima giunta.
Il responsabile di Azione Politica, Gianluca Zelli, ha abbandonato anticipatamente il vertice di stamattina annunciando una conferenza stampa domattina; la sua formazione molto probabilmente resterà fuori dall’esecutivo.
Sugli equilibri raggiunti è critico il deputato del Partito Democratico, Camillo D’Alessandro. “La prima cosa che fa un nuovo presidente di Regione? – dice l’ex consigliere regionale – Invece di pensare ad aumentare i posti di lavoro pensa ad aumentare le poltrone degli assessori, con conseguenti segreterie, auto blu e costi della politica”.
[ant_dx]“Forse cosi funzionava nella Roma di Alemanno, non certo in Abruzzo. Da Marsilio modello Alemanno. Sei assessori bastano e avanzano, e proprio per andare incontro alle esigenze del lavoro degli assessori che si è varata la norma dei consiglieri che subentrano agli assessori, in modo da liberali dal lavoro d’aula”.
“Mi ricordo le critiche del centrodestra sulla istituzione della figura del sottosegretario, ora non solo non aboliscono la figura che hanno criticato, ma annunciano addirittura di porre l’aumento del numero degli assessori. Vergognosi; non c’è alcuna motivazione se non la predatoria spartizione iniziata addirittura prima dell’inizio della legislatura”.