160 metri quadri calpestabili (più 50 per i locali di servizio), massimo 60 persone presenti sulle strutture che dovranno essere aperte tutto l’anno anche per attività didattico-culturali e tutela delle caratteristiche storiche. Sono le principali novità della proposta di legge sul recupero e la valorizzazione dei trabocchi che ieri ha avuto l’ok in commissione Territorio della Regione Abruzzo presieduta dal leghista Manuele Marcovecchio.
La proposta ora dovrà passare per il consiglio regionale, ma il passo, quello in commissione (15 voti favorevoli e 13 astensioni) più importante è stato compiuto. Tra le novità c’è quella del dimensionamento delle strutture. I trabocchi potranno avere 160 metri quadri calpestabili (più 50 per i servizi tecnici) e ospitare massimo 60 persone. Inoltre, per i titolari è previsto l’obbligo di tenere aperta la struttura durante tutto l’anno anche per attività didatti-culturali. Se il progetto di legge passerà in consiglio, i Comuni dovranno recepire la futura normativa e rilasciare le relative autorizzazioni amministrative all’esercizio dell’attività sui trabocchi.
LE REAZIONI – “Sono soddisfatto del lavoro di approfondimento di istruttoria svolto – ha detto Marcovecchio – che rappresenta il primo passo verso un intervento organico per una legge di settore. In particolare, ringrazio l’assessore Nicola Campitelli per il necessario supporto ricevuto e i colleghi dell’opposizione per l’apprezzabile condivisione di alcuni emendamenti discussi”.
[ant_dx]Il consigliere Montepara, primo firmatario, aggiunte: “Abbiamo dato una risposta ai poli attrattivi e alla valorizzazione dei caliscendi e dei trabocchi presenti sulla costa per ottimizzarne e valorizzarne l’attività di ristorazione in previsione degli auspicati aumenti dei flussi turistici. Tutto ciò prima di un intervento legislativo che preveda un testo unico necessario a consentirne l’utilizzo anche per la pesca con una disciplina legislativa più organica”.
Il Pd, come nei giorni scorsi, torna a rimarcare le assenze in commissione con Paolucci e Blasioli: “La nuova legge sui trabocchi andrà in aula solo grazie alle opposizioni, considerate le ripetute assenze della maggioranza. È stata accolta la nostra proposta che impone ai gestori dei trabocchi di aprire le strutture alla fruizione turistico-didattica nei 12 mesi dell’anno e la tutela delle caratteristiche storiche dei trabocchi. L’audizione di associazioni ambientaliste, di rappresentanti del settore turistico-alberghiero, dell’ANCI e di altri portatori d’interesse sono avvenute solo grazie alla nostra insistenza e grazie al presidente della Commissione territorio, Manuele Marcovecchio, che ha accolto con favore le nostre istanze. La maggioranza ha invece negato il confronto sul parametro del dimensionamento delle strutture. Questa presa di posizione rappresenta un segnale grave soprattutto per quei comuni che indicavano percorsi differenti e che sono rimasti totalmente inascoltati”.
Anche il Movimento 5 Stelle rivendica i passi in avanti della legge: “Tutti gli emendamenti del M5S sono stati recepiti dalla maggioranza nel corso della discussione sulla norma dei trabocchi. L’intero corpo della norma ha numerose lacune ma i nostri interventi vanno a migliorare quelle che erano le criticità più palesi: sicurezza dei fruitori, tutela ambientale e patrimonio storico caratterizzante la costa abruzzese. Abbiamo anche ottenuto, proprio in funzione del patrimonio storico, che i trabocchi diventino accessibili per attività didattiche e culturali”, dicono Giorgio Fedele, Barbara Stella, Pietro Smargiassi, Francesco Taglieri e Marco Cipolletti.