Gli assessori regionali della Lega non prenderanno più parte alle sedute di giunta fino a quando non ci sarà una verifica del programma. Il partito che alle ultime elezioni dello scorso marzo hanno raccolto oltre il 27%, si ammutina in attesa di chiarimenti su obiettivi e scadenze.
Mentre a livello nazionale il governo sembrerebbe appeso a un filo, in Regione Giuseppe Bellachioma (coordinatore) e Luigi D’Eramo (deputato) si rifiutano di parlare di crisi, ma ritirano i propri assessori. I due esponenti della Lega hanno terminato da poco la conferenza stampa a Pescara durante la quale hanno espresso la propria insoddisfazione per il ritardo nei confronti di alcuni punti portanti del programma che ha portato alla vittoria la coalizione guidata da Marsilio (Fratelli d’Italia).
[ant_dx]Tra gli ultimi bocconi andati di traverso alla compagine leghista c’è quella delle nomine della Asl (che tra gli altri ha riportato Zavattaro a capo della Asl Lanciano Vasto Chieti, LEGGI).
“Le nomine che sono state fatte le abbiamo apprese dagli uffici stampa – ha detto D’Eramo – Ci saremmo aspettati che rispetto a queste nomine venissero assegnati degli obiettivi Asl per Asl che i direttori generali avrebbero dovuto attuare (venendo incontro anche alle esigenze dei sindaci e dei territori). Ci saremmo aspettati una rosa di curriculum nella quale scegliere i migliori soggetti per attuare quelle linee programmatiche. Si è fatto l’inverso: un percorso anomalo e poco intelligente dal punto di vista politico e amministrativo. Questa regione ha conosciuto un trasversalismo che ha portato a zone d’ombra, con noi non possono esserci zone d’ombra”.
Altri punti sui quali fare chiarezza, citati dai due esponenti: “Aree interne e costiere, sviluppo, detassazione e autonomia differenziata. Dobbiamo calendarizzare questi punti. Il popolo ha chiamato gli eletti a governare e non a fare i segretari di partito, bisogna assumersi senso di responsabilità”.
A chi ha chiesto se c’è una crisi anche nel governo regionale, D’Eramo e Bellachioma hanno risposto: “Non si parla di crisi in Regione fino a quando non ci confronteremo sui programmi e i punti a noi più cari. I nostri assessori non parteciperanno alle riunioni di giunta, escluso a quelle necessarie per evitare che si blocchino interventi già in corso”. Quattro gli assessori leghisti: Emanuele Imprudente (agricoltura e vicepresidente giunta), Nicoletta Verì (Sanità), Piero Fioretti (Lavoro e Formazione) e Nicola Campitelli (Urbanistica).