“Volete che il territorio del Comune di Valle Castellana sia separato dalla Regione Abruzzo per entrare a far parte integrante della Regione Marche?”.
È questo il quesito al quale dovranno rispondere i circa 900 abitanti di Valle Castellana in provincia di Teramo. Nei giorni scorsi la Cassazione ha dato l’ok al referendum promosso dal Comune. La clamorosa proposta di scissione arriva dopo anni di lamentele sull’abbandono di quella zona da parte degli enti sovracomunali: circostanza comune a tanti piccoli centri delle aree interne anche della provincia di Chieti.
Valle Castellana in caso di esito positivo del referendum (che dovrà ottenere il 50% +1) passerà così alla Regione Marche e alla Provincia di Ascoli Piceno. Da quest’ultima città che potrebbe diventare il nuovo riferimento amministrativo provinciale Valle Castellana dista 20 km, mentre sono 39 i chilometri che la separano da Teramo. Attualmente il piccolo paese abruzzese è già nelle competenze del tribunale di Ascoli.
Ora dopo la dichiarazione di legittimità della richiesta, bisognerà attendere la deliberazione del consiglio dei ministri (entro tre mesi) e l’indizione del referendum con decreto del presidente della Repubblica.