Continua l’attività di controllo delle Fiamme Gialle nel contrasto al sommerso da lavoro e agli sprechi di denaro pubblico. A seguito di un’attività informativa e di controllo economico del territorio, i militari della Compagnia di Chieti hanno individuato a San Giovanni Teatino, un ristorante in cui lavoravano due dipendenti privi di una formale assunzione, di cui uno beneficiario e diretto richiedente del reddito di cittadinanza.
Dai successivi riscontri alle banche dati in uso al Corpo è emerso che uno dei due lavoratori irregolarmente occupati percepiva il reddito di cittadinanza già dallo scorso ottobre. Quest’ultimo è stato segnalato all’I.N.P.S., ai fini della revoca del beneficio e della disattivazione della carta di pagamento elettronica e per il recupero delle somme indebitamente percepite da parte dell’ente erogatore. Il lavoratore non è stato segnalato all’Autorità Giudiziaria poiché lo stesso ha comunicato all’ente previdenziale la variazione della propria condizione occupazionale.
Al datore di lavoro dell’attività di ristorazione è stata irrogata la sanzione per l’assunzione di personale ‘in nero’, che può arrivare fino a 10.800,00 € per ogni lavoratore impiegato irregolarmente, oltre ad una maxi multa prevista in caso di impiego di lavoratori già percettori di reddito di cittadinanza (fino a 12.960,00 € per ogni lavoratore).
“L’intervento delle Fiamme Gialle contrasta tutte le forme di indebito accesso a prestazioni assistenziali poiché generatrici di iniquità e lesive della coesione sociale”, afferma in una nota Giuseppe Laganà, Comandante della Compagnia Guardia di Finanza di Chieti. “I cittadini onesti e coloro che hanno concretamente bisogno di assistenza devono sentirsi tutelati dall’attenzione investigativa che la Guardia di Finanza sta rivolgendo a quanti si pongono volontariamente al di fuori delle regole, sottraendo le limitate risorse pubbliche”.