Un ombrellone aperto su un arenile deserto. Così i balneatori abruzzesi iscritti alla Sib Confcommercio hanno inscenato una protesta silenziosa: il primo giugno si avvicina, ma loro non sanno ancora come allestire i loro lidi, perché mancano le regole essenziali sulle distanze da rispettare nella stagione balneare segnata dall’emergenza coronavirus.
Il presidente regionale di Sib Confcommercio, Riccardo Padovano, ringrazia “gli imprenditori balneari abruzzesi che, anche questa volta,
hanno accolto l’invito a partecipare al flash mob singolo in cui, ciascuno di loro, ha montato un ombrellone sulla spiaggia completamente
deserta. Anche questa iniziativa, al pari di quella dello scorso 28 aprile, simbolica, pacata e silenziosa è rivolta al nostro personale, ai nostri
clienti, ai fornitori, alla cittadinanza in generale e alla politica locale, regionale e nazionale.
Da settimane siamo abbandonati a noi stessi, orfani delle istituzioni, con proposte surreali, approssimative e superficiali per far riaprire le nostre imprese, che oggi non hanno alcuna prospettiva e certezza.
Allestire le nostre spiagge – sottolinea Padovano – richiede settimane di lavoro ma senza regole è impossibile: abbiamo bisogno di disposizioni certe, chiare e realizzabili al più presto. Siamo in forte ritardo, ma ci siamo, pronti per riaprire in sicurezza, per noi e per i nostri dipendenti e clienti”.
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