Ci sono un bambino di 9 anni e 6 ospiti dei Cas di Canistro e Civita D’Antino tra i 23 nuovi casi di Covid-19 in Abruzzo. Dopo cinque giorni durante i quali i contagi erano rimasti sotto “quota 10”, si registra una nuova impennata e, stavolta, solo in piccola parte riconducibile ai migranti dei Cas abruzzesi.
A causa di questo nuovo picco i ricoveri superano nuovamente le 30 unità, l’ultima volta era stata a giugno: 30 in terapia non intensiva, 1 in terapia intensiva.
Ieri sera, il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio ha diffuso la bella notizia della negatività di tutti i tamponi di riscontro effettuati sui dipendenti del locale Playa Blanco.
Il bollettino della Regione Abruzzo
Sono complessivamente 3604 i casi positivi al Covid-19 registrati in Abruzzo dall’inizio dell’emergenza.
[ant_dx]Rispetto a ieri si registrano 23 nuovi casi (di età compresa tra 9 e 84 anni, di cui 6 riferiti agli ospiti dei Cas di Canistro e Civita D’Antino), mentre il numero dei pazienti deceduti resta fermo a 472.
Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 2843 dimessi/guariti (+2 rispetto a ieri, di cui 11 che da sintomatici con manifestazioni cliniche associate al Covid 19, sono diventati asintomatici e 2832 che hanno cioè risolto i sintomi dell’infezione e sono risultati negativi in due test consecutivi).
Gli attualmente positivi in Abruzzo (calcolati sottraendo al totale dei positivi, il numero dei dimessi/guariti e dei deceduti) sono 289 (+21 rispetto a ieri).
Dall’inizio dell’emergenza Coronavirus, sono stati eseguiti complessivamente 145369 test.
30 pazienti (+3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in terapia non intensiva; 1 (invariato rispetto a ieri) in terapia intensiva, mentre gli altri 258 (+18 rispetto a ieri) sono in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva da parte delle Asl.
Del totale dei casi positivi, 321 sono residenti o domiciliati in provincia dell’Aquila (+13 rispetto a ieri), 890 in provincia di Chieti (+1), 1663 in provincia di Pescara (+5), 698 in provincia di Teramo (+1), 30 fuori regione (+2) e 2 (+1) per i quali sono in corso verifiche sulla provenienza.