E all’improvviso i dubbi sui terreni acquistati oltre 20 anni fa per il nuovo ospedale di Vasto. Sembra prendere una piega tragicomica, più di quanto lo è stata finora, la vicenda della chimera per definizione del territorio vastese.
Il nuovo nosocomio di cui si discute da decenni, al centro di promesse da destra e sinistra [LEGGI], dovrebbe sorgere al confine tra Vasto e San Salvo su un terreno di circa 20 ettari al di sotto del “Villaggio Siv” e dell’autostrada A14.
La struttura, secondo il progetto preliminare, sarebbe localizzata al centro del terreno comprato dal Comune guidato da Giuseppe Tagliente dalla Sigma-Siv nel 1999 e poi rivenduto alla Asl nel 2007 quando il sindaco era Luciano Lapenna.
Proprio la localizzazione degli edifici, ora, per la commissione tecnica istituita dalla Regione Abruzzo per i programmi di edilizia sanitaria, sarebbe uno dei problemi. Le perplessità sollevate riguardano l’eccessiva vicinanza a una linea dell’alta tensione che raggiunge poi la stazione ferroviaria a valle e l’assenza di opere di urbanizzazione quali rete fognaria e viabilità.
[ant_dx]I dubbi sollevati fanno rumore soprattutto per la tempistica: non solo a 21 anni dall’acquisto dei terreni durante i quali i lavori sono stati annunciati “in partenza” più e più volte (circostanza che lascia immaginare che le caratteristiche del sito fossero già note), ma a pochi giorni dal voto del consiglio comunale di Vasto sugli interventi da realizzare nel territorio in materia di sanità [LEGGI].
L’assise civica che sul tema si è spesso scontrata aspramente ha trovato l’unanimità votando un documento per pressare Regione e Asl Lanciano Vasto Chieti sul consolidamento del terzo e quarto piano del “San Pio”, per lo stanziamento delle somme necessarie alla manutenzione straordinaria della struttura che nei mesi scorsi ha accusato vari crolli e per ribadire l’urgenza della realizzazione del nuovo ospedale così come già previsto dal piano regolatore della città e da un progetto preliminare. Maggioranza e opposizione hanno trovato l’accordo invitando a una prossima seduta l’assessore Nicoletta Verì e il direttore generale della Asl Thomas Schael. Domani, invece, i sindaci di Vasto e San Salvo, Francesco Menna e Tiziana Magnacca, parteciperanno alla riunione della commissione tecnica che ha sollevato i dubbi su citati.
Tornando al terreno, incolto, che secondo il prg dovrebbe ospitare il nuovo ospedale, si trova a ridosso della Provinciale 181 che collega Vasto e San Salvo, attualmente è possibile accedervi solo tramite strade sterrate.
Sull’argomento è intervenuto Edmondo Laudazi, consigliere comunale di opposizione de Il Nuovo Faro: “Stranamente tali perplessità sono spuntate come i funghi dopo la pioggia, solo ora, dopo oltre 20 anni. Tali problemi sono facilmente superabili. Ci preme sollecitare il sindaco di Vasto, assente durante la seduta consiliare che ha stabilito la linea da seguire, di battersi con il massimo impegno per ottenere, almeno una volta nel suo mandato, un risultato concreto per la tutela delle ragioni di Vasto e del suo territorio. Ha con lui la forza unanime del consiglio comunale”.