Tamponi frequenti e sorveglianza. Li garantiscono Prefettura di Chieti e forze dell’ordine ai comuni del Vastese che ospitano i centri d’accoglienza migranti.
Nei giorni scorsi, i sindaci avevano chiesto un incontro al prefetto, Armando Forgione. Stamani il vertice. Presenti i primi cittadini di Carunchio, Gianfranco D’Isabella; Gissi, Agostino Chieffo; Guilmi, Carlo Racciatti; Lentella, Carlo Moro; Palmoli, Giuseppe Masciulli; Schiavi d’Abruzzo, Luciano Piluso e anche il sindaco di Casalbordino, Filippo Marinucci, che nei giorni scorsi si era detto “sconcertato” per la notizia della positività al Covid di 5 dei 42 migranti arrivati nel Cas dell’Hotel Continental di Vasto, al confine con Casalbordino.
All’uscita dalla sala riunioni della Prefettura, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, si dice soddisfatto delle rassicurazioni ricevute: “Oggi è stata accolta un’istanza di riunione presentata dai sindaci del territorio vastese. Siamo stati ascoltati, ci sono state date certezze in merito al futuro: tamponi certi rispetto alle provenienze, presidi di sicurezza davanti alle strutture e il rispetto dei patti tra sindaci e Stato. In particolare, il Comune di Vasto ha uno Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati) e un Cas (Centro di accoglienza straordinaria), può accogliere fino a 96 migranti e non può essere superata questa quota. Noi ringraziamo di cuore le forze dell’ordine e il prefetto per il lavoro di mediazione che faranno con lo Stato e con la Regione. La mia segnalazione arriverà alla Asl di quel territorio che ha mandato migranti in Abruzzo e si unirà a quella del presidente della Regione, perché è giusto che non ci siano errori o omissioni rispetto a una vicenda così delicata”.