Anche il capogruppo Pd in consiglio regionale, Silvio Paolucci, chiede la testa del direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Thomas Schael. Il dirigente è finito al centro delle critiche per alcune affermazioni enunciate durante un incontro con i sindacati del settore sanitario sugli operatori contagiati dal Covid-19 negli ospedali. Nei giorni scorsi, i rappresentanti dei lavoratori e la Lega avevano chiesto provvedimenti nei suoi confronti [LEGGI].
“Sono inqualificabili le dichiarazioni di Schael – dice Paolucci – che, al posto di fare ammenda sulle tante mancanze per la gestione dell’emergenza Covid e la programmazione sanitaria durante tutte le fasi della pandemia, avrebbe accusato di stupidità gli operatori sanitari contagiati. L’ennesima leggerezza che non può essere fatta cadere”.
“Un manager dal tweet e l’insulto facile verso chi lo critica, che non rispetta nemmeno gli operatori che avrebbe dovuto tutelare non può avere la responsabilità della filiera in un momento delicato come questo”, lo definisce Paolucci riferendosi, tra i diversi episodi, a quando il direttore generale sbottò su Twitter riguardo la cucina, ancora chiusa, del “San Pio” [LEGGI].
[ant_dx]”Perché mai dare degli stupidi a persone che hanno messo a rischio la propria vita per salvare quella degli altri, nel momento peggiore della nostra storia? – continua Paolucci – Avrebbe dovuto sopportare, invece, il personale in prima linea, specie quando proprio da quel fronte e a pandemia esplosa arrivavano segnalazioni disperate sulla mancanza dei dispositivi, per non parlare dei pasticci relativi all’organizzazione della rete territoriale in quei mesi e nei mesi a seguire. L’ultimo a Chieti, per la situazione surreale che si sta vivendo all’ospedale Santissima Annunziata, dove per effettuare un tampone test, le persone oltre a essere lasciate nel parcheggio del 118 autoregolamentandosi per la fila e in balia dei turni, vivono anche il disagio di essere lasciati a sé stessi in un luogo peraltro esposto oltre che al freddo di questi giorni, anche al viavai dei mezzi, perché in sette mesi la Asl da Schael diretta non è riuscita ad attrezzare nessuna infrastruttura utile per garantire il riparo dalle intemperie. Nessun portico o corridoio temporaneo e questo accade in piena seconda ondata: che farà Schael? Se la prenderà con l’avventatezza dei cittadini che si sono lasciati contagiare stavolta? Marsilio intervenga, quello che è accaduto è gravissimo”.
Non si tratta dell’unica patata bollente tra le mani del direttore generale. Oltre alle richieste da più parti sulle sorti dell’ospedale di Vasto soprattutto dopo le limitazioni ad alcuni reparti a causa del coronavirus, lo scorso fine settimana dieci sindaci hanno firmato un documento per chiedere di non istituire un reparto Covid nel nosocomio di Gissi, ma di usare le strutture Asl abbandonate [LEGGI].