“Se questa è la curva dei contagi, credo che la capacità di resistenza delle strutture sanitarie sia destinata a esaurirsi in poche ore o in pochi giorni”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, intervistato da Rai News 24.
Intervenendo nella trasmissione Studio 24, condotta da Senio Bonini, Marsilio ha parlato di “una situazione di difficoltà: ogni giorno apriamo posti di terapia intensiva dove possibile, ma impattando sulla normale attività chirurgica”, “né si può inventare una medicina territoriale, che in Italia è inesistente”, perciò molte persone “si precipitano dentro i Pronto soccorso e gli ospedali non possono reggere questo urto”.
Il capo della Giunta regionale ha ricordato che ieri “a Pescara abbiamo aperto un reparto Covid. Il risultato è che la chirurgia ordinaria sta facendo numeri superiori a quelli precedenti la pandemia”.
Marsilio è tornato a criticare il governo Conte: “Bisognava fare una legge che desse subito, in situazioni di emergenza, ai presidenti di Regione il potere di agire”, invece “è stato scelto il modello sovietico dei piani quinquennali” e “il modello da vecchia burocrazia sovietica. Se avessi potuto fare i lavori in estate, quando avevamo zero terapie intensive da Covid, ora avremmo negli ospedali una capacità più ampia”.
“Per il futuro – ha concluso il governatore – spero ci sia un’inversione di tendenza nella curva dei contagi ma, con un po’ di sano realismo, credo non siano sufficienti e si debbano prendere altri provvedimenti”.