In questa nuova fase della pandemia, che vede la diffusione dei contagi in vertiginosa crescita, il Rotary interviene a supporto del Servizio sanitario regionale avviando il Progetto Telemedicina. L’iniziativa è del Distretto 2090, (Abruzzo, Marche, Umbria e Molise) che ha messo sul piatto un fondo da 41 mila euro per attivare un servizio di monitoraggio a distanza dei malati Covid. Il progetto, già operativo, coinvolge 73 medici, e 37 Club Rotary di altrettante città. In Abruzzo sono circa 35 i medici reclutati dai 14 Club partecipanti.
Progetto presentato questa mattina a Pescara da Rossella Piccirilli, Governatore del Distretto Rotary e dall’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Verì. La finalità è chiara: evitare, ove possibile, di sovraccaricare le strutture ospedaliere tenendo a casa i pazienti paucisintomatici o asintomatici, che tuttavia necessitano di una costante e attenta osservazione medica in quanto il rischio di peggioramento inaspettato e rapido è sempre elevato. “Crediamo molto in questo progetto che è già attivo sul territorio – ha sottolineato Rossella Piccirilli – . Abbiamo già svolto la formazione e consegnato i devices necessari ai medici individuati dai Club che hanno aderito e partecipato versando la propria quota, e siamo operativi proprio nella fase più acuta della pandemia”.
In un momento nel quale arriva la richiesta generalizzata a non affollare i Pronto Soccorso aggravando la pressione sugli ospedali, la telemedicina offre una risposta efficace, perché permette di assistere i malati Covid a domicilio monitorandone i parametri fondamentali, così da evitarne il ricovero o anticiparlo a seconda delle condizioni. Verranno monitorati parametri vitali quali saturazione, temperatura corporea e pressione attraverso saturimetri analogici e bluetooth e monitor multiparametrici; i valori saranno poi trasmessi attraverso una App a una piattaforma informatica alla quale hanno accesso i medici di medicina generale per tenerli sotto controllo.
“Con la telemedicina i medici hanno a disposizione uno strumento di verifica e controllo che da anche sicurezza al paziente – ha aggiunto Nicoletta Verì -. Si tratta quindi di un progetto valido a supporto del Servizio sanitario regionale, con il quale si integra perfettamente sul fronte dell’assistenza territoriale”.
Uno strumento di straordinaria utilità in uno scenario come quello attuale, che vede la maggioranza delle persone contagiate paucisintomatica o asintomatica, che necessita, però, di una attenta e costante osservazione medica in quanto il virus può causare un deterioramento clinico inaspettato e rapido. Si rende quindi necessario trovare soluzioni intermedie per non sovraccaricare le strutture ospedaliere e assistere i malati lasciandoli nel proprio domicilio, senza rischi di infezione per i medici che li seguono.
Ma il progetto guarda a un orizzonte temporale ben più lontano della pandemia, non destinata a durare per sempre, e si renderà sostenibile in futuro trovando analoga ed efficace applicazione nell’assistenza ai malati cronici, che hanno necessità di trattamenti di lungo periodo e di essere monitorati per evitare riacutizzazioni della patologia e ripetuti ricoveri. Con la telemedicina possono essere garantiti i controlli senza far spostare il paziente, come recita anche un recente documento stilato in proposito dall’Istituto Superiore di Sanità, che guarda con particolare attenzione ai pazienti che risiedono nell’entroterra e hanno più difficoltà a raggiungere le strutture ospedaliere.
A partecipare al progetto e distribuire i devices ai medici i Club abruzzesi di: Atessa, Avezzano, Chieti, Francavilla, Lanciano, L’Aquila, L’Aquila Gran Sasso, Ortona, Pescara Nord, Pescara Ovest, Teramo, Teramo Nord Centenario, Vasto, Vestini-Penne-Loreto.