Troppi ritardi e confusione nei tempi di erogazione dei ristori previsti per la Regione Abruzzo. A dare l’allarme per le attività “ridotte allo stremo” e chiedere chiarezza sull’assegnazione dei fondi, la CNA Abruzzo. “Entro la fine dell’anno – sostiene il presidente regionale della Confederazione, Savino Saraceni – devono essere corrisposti, a quanti ne hanno diritto, i fondi previsti dalle diverse misure di ristoro volute dalla Regione Abruzzo. Anche a costo di lavorare senza soluzione di continuità nei giorni festivi”.
Il presidente Saraceni chiede, inoltre, “alla Giunta regionale e al presidente Marsilio di dire ai cittadini e agli imprenditori come stanno realmente le cose, indicando tempi e modi in cui avverrà effettivamente l’erogazione. Perché adesso al caos di aperture e chiusure non si può sommare il rinvio a data da destinare di quanto promesso. L’Abruzzo – prosegue – versa in una condizione estremamente preoccupante, per via della particolare situazione in cui siamo finiti. Perché siamo in Italia gli unici ad essere rimasti penalizzati, seppur per pochi giorni, con la ‘zona arancione’, e perché frastornati dalla confusione generata dai contrasti istituzionali tra Regione e Governo circa la potestà decisionale sulle restrizioni, culminati con la sentenza del Tar che ha dato ragione al Governo. Un caos cui ora non si può certo sommare anche l’incertezza nell’erogazione di quanto promesso con i provvedimenti Cura Abruzzo 1 e 2“.
“In queste ore – sottolinea Saraceni – abbiamo assistito, nel silenzio della Giunta, a prese di posizione di segno opposto tanto di autorevoli esponenti della maggioranza di governo regionale che di opposizione. Con gli uni che indicano, dandola per certa, la fine dell’anno come limite per la liquidazione di oltre 11mila pratiche; e gli altri a dire che invece non se ne farà nulla, stante la mancanza di indicazione degli uffici, esibendo oltretutto numeri non proprio entusiasmanti su quanto fatto sin qui”.
“Serve dunque che la Giunta regionale e lo stesso presidente Marsilio – afferma – dicano agli abruzzesi come stanno effettivamente le cose, indicando tempi e modi per l’erogazione di quanto promesso”.