Lo screening di massa con i tamponi rapidi non ha funzionato. Lo afferma Sara Marcozzi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale, dopo l’ordinanza con cui il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, ha istituito la zona rossa nelle province di Pescara e Chieti. Le restrizioni scatteranno domani, domenica 14 febbraio.
“Nonostante gli screening a tappeto effettuati con i test rapidi abbiano scovato pochissimi casi di positività al Covid-19 in percentuale al numero di rilevamenti effettuati, i contagi aumentano”, fa notare la portavoce dei Cinque stelle. “Ogni volta che abbiamo provato a sollevare dubbi sull’affidabilità degli screening di massa con test rapido invece che con tampone molecolare, abbiamo ricevuto come risposta solo attacchi propagandistici dal centrodestra, che mai entravano nel merito della questione da noi sollevata. Persino relativamente al ‘caso Guardiagrele’ dove, a fronte di oltre 4300 test, solo due persone sono risultate positive, nonostante Guardiagrele sia stato un cluster della cosiddetta ‘variante inglese’. Sarebbe interessante capire come Marsilio e company spiegano tali macroscopiche discrepanze e quali siano le motivazioni che hanno portato il presidente a prendere una scelta tanto estrema nonostante le costanti rassicurazioni sul controllo a tappeto della cittadinanza. Mi auguro – conclude Marcozzi – che, almeno stavolta, sia fatta chiarezza agli abruzzesi”.
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