Sono di alcuni giorni fa le dichiarazioni dell’amministrazione comunale di San Vito Chietino in merito al ‘destino’ del cantiere della Via Verde [LEGGI]. Ai dubbi degli amministratori che chiedevano spiegazioni alla Provincia di Chieti, risponde il presidente Mario Pupillo, determinato a “fare chiarezza e ripristinare un clima di collaborazione che non è mai mancato da parte della Provincia”.
“La ciclovia è ancora un cantiere – ricorda il presidente – e quindi non si dovrebbe nemmeno pubblicizzare l’opera perché non è conclusa e non è percorribile, cosa che avviene nonostante i cartelli e i divieti. La Provincia non ha promosso turisticamente la via Verde. Chi lo ha fatto ne risponde personalmente. I lavori, nel frattempo hanno visto fino a pochi giorni fa un intervento importante ad Ortona località Acquabella”. Il cronoprogramma degli interventi, ribadisce Pupillo, è stato “rallentato da imprevisti, e dal Covid che insieme hanno determinato sospensioni e ritardi. Per questo abbiamo ottenuto una proroga dalla Regione per la conclusione dei lavori. Capisco e comprendo le critiche che si sviluppano perché è un’opera strategica che tutti attendono ma sappiamo quali complessità tecniche e burocratiche amministrative si sviluppano nelle opere strategiche, specie le più complesse come è la nostra”. Il presidente annuncia inoltre l’istituzione del Collegio Consultivo Tecnico che avrà il compito di “effettuare la valutazione di lavori imprevisti che l’impresa avrebbe svolto oltre quelli richiesti nel bando e nel contratto. La valutazione non è semplice e rapida – sottolinea – in quanto durante l’opera sono intervenuti numerosi imprevisti, dalle erosioni costiere ai movimenti franosi. Fra 15 giorni il collegio si esprimerà”.
“Non esiste alcun contrasto con i Comuni in merito all’acquisizione delle stazioni – dichiara Pupillo rispondendo alla contestazione sulla proposta di acquisto degli immobili FS -. La Provincia ha il diritto di prelazione per l’esproprio delle stazioni e di tutto il compendio immobiliare correlato. Ho dichiarato in sintonia con il vicepresidente Arturo Scopino, i consiglieri di maggioranza e con il delegato alla via Verde, consigliere Vincenzo Sputore, che qualora i Comuni volessero acquisire le stazioni non avremmo in alcun modo ostacolato la volontà dei sindaci”. Dichiarazione ribadita, sottolinea Pupillo, anche nell’incontro del 29 gennaio, organizzato allo scopo di “valutare la volontà dei sindaci di acquisire stazioni ed aree annesse. In quell’incontro la richiesta di finanziamento presentata dai Comuni interessati non è stata accolta da parte del presidente Marsilio, alla presenza dell’assessore al Turismo Daniele D’Amario e dei tecnici regionali. Pertanto, le eventuali lamentele dovrebbero essere rivolte alla Regione. Non stiamo eludendo il problema come dice il sindaco di San Vito. I Comuni avrebbero dovuto o dovranno costituire un consorzio, ma non tutti erano d’accordo da quanto mi risulta. La Provincia non ostacola, anzi ha sempre concesso massima disponibilità alla collaborazione”.
Pupillo torna anche sul regolamento di gestione, discusso in una videoconferenza organizzata il 18 febbraio dall’assessore Campitelli. Conferenza che, afferma Pupillo, sembra “non aver ancora fatto chiarezza. In quella riunione, alla presenza di tutti i sindaci interessati, si è deciso di proseguire il percorso di pubblicazione del regolamento in sintonia con l’assessore, confortati dai tecnici della Regione e della Provincia che avrebbero armonizzato, con un tavolo tecnico, eventuali dissonanze tra la bozza di regolamento e il redigendo Progetto Speciale Territoriale della Fascia Costiera. Abbiamo ricevuto osservazioni da parte di cittadini, ristoratori, associazioni” e “abbiamo deciso di prolungare a tutto marzo il tempo necessario per le osservazioni. Quello che mi preme sottolineare è che le attività previste sul tracciato dovranno essere autorizzate dai Comuni che, in questa fase di osservazioni, potranno chiedere anche la soppressione di quelle aree disegnate sul regolamento che non sono condivise. Ancora una volta quindi i Comuni hanno tutta la facoltà e autorità di intervenire. Attendiamo le loro osservazioni. La preoccupazione su chi farà la manutenzione è presto chiarita in quanto, per i primi due anni, è a carico dell’Ati Cogepri che sta realizzando i lavori”.
“La Provincia continua la sua attività di collaborazione e condivisione con la Regione e con i Comuni, come ha sempre fatto – afferma Pupillo – ma respinge al mittente le accuse scomposte e gratuite di coloro che pensano ad un’opera che sia ‘una mera speculazione immobiliare, esponga all’assalto alla diligenza, generi una riduzione del controllo pubblico, e si trasformi in una cementificazione della costa’“.