Domenica 28 marzo, Anffas ha festeggiato il suo 63° compleanno: 63 anni vissuti con passione, impegno, responsabilità, fatiche e lotte. Nulla, dalla sua fondazione, ha fermato l’associazione, neanche l’emergenza sanitaria in atto. In occasione della Giornata Nazionale Anffas delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, al fine di contrastare cliché, pregiudizi e discriminazioni che continuano a circondare le persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo, le associazioni Anffas hanno rinnovato “il loro impegno anche in Abruzzo per la tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie, per promuovere l’autoderminazione e l’autorappresentanza delle persone con disabilità, il loro diritto al progetto individuale ed alla libertà di scelta relativamente al dove e con chi vivere“.
Il tema prescelto per l’evento nazionale del 27 marzo è stato il “Durante e Dopo di Noi”: nel corso dell’incontro online, testimonianze, filmati ed interventi sulla legge 112/16, per dimostrare come, attuandola correttamente, “il diritto delle persone con disabilità di essere libere di scegliere dove e con chi vivere possa essere reso concreto, anche grazie alle iniziative delle famiglie associate ad Anffas. Il tema del ‘durante e dopo di noi’ – sottolinea la presidente regionale Anffas, Maria Pia Di Sabatino – è uno dei temi centrali per le nostre famiglie che cercano opportunità concrete di progressiva autonomia e indipendenza. Abbiamo già avuto delle esperienze locali e le famiglie sono sempre più consapevoli dell’importanza del tema, soprattutto del cominciare a costruire serenamente e con adeguati strumenti un percorso nel ‘durante noi’ e non già in situazioni emergenziali“.
Per questo, tra le 34 Anffas di tutta Italia che hanno aderito con le loro equipe multidimensionali al progetto sperimentale “Liberi di scegliere dove e con chi vivere”, realizzato da Anffas Nazionale e co-finanziato con risorse del ministero del Lavoro e politiche sociali, vi sono anche alcune delle Anffas d’Abruzzo (Lanciano, Pescara, Sulmona e Teramo) che realizzeranno oltre 40 progetti individuali della persona con disabilità per il “durante e dopo noi” e relativo budget attraverso il sistema “Matrici” specifico per attivare percorsi di sostegno della legge 112/2016. “Indispensabile anche per questo progetto – prosegue la presidente – sarà la collaborazione con le istituzioni e la rete del territorio. Una collaborazione, una disponibilità a condividere le nostre esperienze che ha sempre contraddistinto la nostra politica associativa. Ciò, accanto alla resilienza e alla determinazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, dimostrata in quest’ultimo difficile anno forse come non mai”.
È stato infatti un anno difficile per tutti, ma in particolar modo per le persone con disabilità, di qualunque età e qualunque condizione. Ancora oggi il tema delle vaccinazioni, ad esempio, crea non poca preoccupazione, disorientamento e malumore nelle persone che sono in attesa pur avendo legittima priorità. Così Anffas regionale, in accordo con tutte le 14 Anffas del territorio, ha segnalato alla Regione Abruzzo, che “ciascuna Asl territoriale si sta comportando in maniera difforme nelle chiamate alla vaccinazione delle persone con disabilità. Comprendiamo pienamente le difficoltà di organizzazione di una campagna di vaccinazione massiva e senza precedenti, influenzata dalla non adeguata fornitura di dosi vaccinali – afferma la presidente -. Tuttavia, al tempo stesso, riscontriamo comportamenti difformi sui territori”. Anffas, ha rinnovato l’accoraro appello affinché sia “garantito il diritto di tutela e salute alle persone con disabilità grave e loro familiari/caregiver sia in quanto categoria prioritaria con riferimento alla vaccinazione sia in considerazione del disagio e privazioni che da oltre un anno sono costrette a vivere”.