Non si fermano all’alt per evitare le sanzioni previste dalla normativa anti Covid e fuggono per tre chilometri. Protagoniste della vicenda due ragazze intercettate ieri notte dai carabinieri di Ortona sulla Statale 16.
Dopo le 22 era l’unica auto di passaggio, quindi i militari le hanno intimato l’alt, ma la Renault Clio anziché fermarsi, ha accelerato e ha proseguito la marcia a forte velocità in direzione di Chieti.
L’equipaggio si è messo subito all’inseguimento, raggiungendola in breve tempo, ma nonostante le intimazioni di fermarsi con sirene e lampeggianti in funzione, la Clio ha provato in ogni modo a seminarli deviano su strade di campagna fino a quando ha commesso l’errore di imboccare un tratturo che finiva sull’argine del fiume Foro dove è stata costretta a fermarsi.
“A bordo dell’auto – spiega una nota delle forze dell’ordine – con stupore dei carabinieri operanti che intanto avevano ricevuto manforte dai colleghi della radiomobile della compagnia di Chieti, c’erano due ragazze che alla domanda dei militari di spiegare i motivi del mancato alt, hanno candidamente affermato che non volevano incorrere in una nuova sanzione per infrazione alle limitazioni degli spostamenti imposte dalla normativa antiCovid-19 e hanno quindi provato a farla franca in quel modo, che ha però innescato il pericoloso inseguimento che ha interessato oltre 3 chilometri della Statale 16”.
La bravata è costata alla conducente la denuncia in stato di libertà alla procura della Repubblica di Chieti per resistenza a pubblico ufficiale nonché la segnalazione alla prefettura di Chieti per le sanzioni amministrative del caso mentre entrambe sono state sanzionate per l’inosservanza alle limitazioni degli spostamenti con una sanzione di 800 euro.