Il territorio del Parco Nazionale della Maiella diventa Geoparco Mondiale dell’UNESCO con il nome di Majella Geopark. Oggi, in diretta streaming, si è svolta la cerimonia in cui sono stati sanciti ufficialmente i riconoscimenti dei nuovi Geoparchi nel mondo [GUARDA].
“Un risultato importante per l’Abruzzo intero, che porterà sicuramente benefici a livello di sviluppo sostenibile delle comunità locali e permetterà al nuovo Geoparco di collaborare con oltre 160 territori riconosciuti in tutto il mondo. Il riconoscimento è stato possibile dall’elevata geodiversità del territorio in termini di geositi che il Geoparco Majella può vantare, in tutto 95 di cui almeno 22 hanno valore internazionale.
Il cammino verso il riconoscimento è iniziato nel 2016 insieme all’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo che con l’Ente Parco ha siglato fin da subito un protocollo d’intesa per il progetto di candidatura, successivamente rinnovato fino alla nuova convenzione del dicembre scorso. Alla buona riuscita del processo di candidatura hanno contribuito i geologi della Commissione Geositi e Geoparchi dell’Ordine sotto il coordinamento del responsabile del Geoparco, la geologa dell’Ente Elena Liberatoscioli, e la supervisione scientifica della professoressa Etta Patacca Scandone”.
“Parco Nazionale della Maiella riceve la dichiarazione di Geoparco UNESCO quale patrimonio dell’Umanità per le sue speciali caratteristiche che uniscono la geologia, la biodiversità, la storica presenza dell’uomo e tutta la cultura sviluppata nel tempo – commenta il presidente del Parco Lucio Zazzara -. È un evento molto importante che metterà molto in vista il nostro territorio con tutto il suo sconfinato patrimonio; ringraziamo quanti, da anni, lavorano per questo risultato”.
“Il Parco Nazionale della Maiella viene inserito nel Global Geopark Network, dopo circa cinque anni dall’inizio dell’iter di candidatura: un lungo percorso in cui l’Ente ha avviato sicuramente un grande processo di connessione con tutti gli attori locali, e che porterà a scoprire le bellezze naturali e culturali dei sistemi carsici nell’ottica delle attività turistiche sostenibili all’interno dell’area protetta – sottolinea il direttore del Parco Luciano Di Martino -. Ciò è stato possibile grazie alla dedizione ed alla professionalità di tutti i tecnici dell’Ente coinvolti in sinergia con i geologi professionisti, e coordinati grazie all’impegno della funzionaria geologa Elena Liberatoscioli”.